Lambrate, quartiere storico di Milano, un tempo associato all’industria, oggi rappresenta una delle destinazioni più intriganti per chi cerca esperienze legate alla mixology. E pensare che 20 anni fa non c’era nemmeno un cocktail bar!
Un nuovo capitolo per la mixology milanese
Lambrate è il teatro di una vera e propria rivoluzione che ha preso forma grazie a un nuovo approccio alla mixology: cocktail bar che non si limitano a servire drink, ma creano esperienze sensoriali complesse, trasformando ogni bicchiere in un racconto. A guidare questa trasformazione sono stati alcuni locali pionieri nel portare nel quartiere la mixology di ricerca, convinti del potenziale di una zona periferica ma vibrante, ben lontana dal caos del centro.
Fred: cocktail e vinili in armonia
Tra i primi a tracciare la strada c’è Fred, aperto nel novembre 2019. Situato in una piccola via del quartiere, questo locale si distingue per la sua identità unica che combina l’amore per la musica con una proposta di drink di alto livello. Oltre a essere un cocktail bar, Fred è uno store di dischi e un luogo per dj set dal vivo. La drink list, curata con maestria, include signature cocktail come il Tulsita (un mix raffinato di tequila infusa al tulsi e liquore alla camomilla) e reinterpretazioni moderne di classici intramontabili. L’ambiente è accogliente e dinamico, con vinili alle pareti che creano un’atmosfera da club underground. Non sorprende che Fred sia diventato un punto di ritrovo per appassionati di mixology e musica.
Sito web: FRED | Vinyl Record Store & Bar
Unseen Bar: mixology contemporanea e minimalismo
Nel 2020 si aggiunge al panorama di Lambrate l’Unseen Bar, un locale che rappresenta l’essenza della mixology contemporanea. Guidato dal bartender Milo Occhipinti, il bar si distingue per un approccio che mescola tecniche innovative e ingredienti fuori dall’ordinario. Qui, ogni cocktail è una sorpresa, pensato per sorprendere il palato e stimolare la curiosità. Non chiedete un classico, non lo fa! L’ambiente è minimalista, ispirato alle atmosfere urbane di Tokyo e Shanghai, e crea una cornice perfetta per drink come il Silk Sour, un cocktail cremoso e vellutato che combina sake, lime e una schiuma di albume aromatizzata al tè verde. L’Unseen Bar si è affermato come uno dei punti di riferimento per chi cerca un’esperienza sofisticata e non convenzionale.
Instagram: @unseen_bar
Norah Was Drunk: l’assenzio come protagonista
Un altro pilastro della rinascita di Lambrate è Norah Was Drunk, aperto a febbraio 2022. Questo cocktail bar (di cui vi abbiamo parlato anche in questo articolo) si distingue per una specializzazione rara nel panorama italiano: l’assenzio. Con una selezione di 11 etichette provenienti da Italia, Francia e Svizzera, Norah Was Drunk offre la possibilità di scoprire questo affascinante distillato, sia in purezza che attraverso cocktail originali. La drink list è un viaggio nel gusto, con rivisitazioni di classici e creazioni audaci. Tra i cocktail più apprezzati spiccano il Romantico a Milano, una variante intrigante del Negroni con Cynar, Martini Bitter Riserva Speciale e chimichurri, e il Mano Izquierda, una combinazione perfetta di mezcal, Martini Bitter, Punt e Mes, cacao e habanero. L’atmosfera, ricercata ma accogliente, richiama il fascino della New Orleans coloniale, con arredi su misura che completano l’esperienza.
Instagram: @norah_milano
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