Leonardo Maria Del Vecchio ha annunciato l’ingresso tramite LMDV Capital nel 72,5% della Società Acqua e Terme Fiuggi. Questo investimento strategico si pone l’obiettivo di ridare nuova vita e rivalorizzare un marchio italiano con ben otto secoli di storia.
Le virtù depurative e salutari di quest’acqua, derivanti dalla sua composizione naturale influenzata dal territorio dei Monti Ernici, nella rinomata conca di Fiuggi (FR), sono infatti conosciute da sempre e celebrate anche da illustri personaggi come Michelangelo. La sua fama si estende a livello globale; la storia racconta che l’Acqua Fiuggi fosse apprezzata sin dal Medioevo da sovrani, nobili e persino Papi, come dimostrano le forniture richieste da Papa Bonifacio VIII per sé e per la corte. Il marchio FIUGGI è oggi riconosciuto come Marchio Storico dal Ministero dello Sviluppo Economico.
“Siamo onorati e impegnati sin da subito a rinnovare e dare nuovo impulso al marchio FIUGGI, rafforzandone il posizionamento e la competitività sia a livello nazionale che internazionale” ha dichiarato l’imprenditore erede del fondatore Luxottica, che continua “Il marchio FIUGGI rappresenta non solo un prodotto di alta qualità, ma anche un patrimonio culturale e storico del Made in Italy: un pilastro imprescindibile su cui si fonda la strategia di LMDV Capital e che supportiamo in tutte le sue forme. Questo investimento, inoltre, mira a coinvolgere attivamente la comunità locale che è il cuore pulsante di questa azienda, rispettando un altro dei valori fondanti del Family Office: mettere le persone al centro dei nostri progetti”.
Il rilancio del brand FIUGGI avverrà sul piano nazionale, dove si vuol ridare il giusto valore a quest’acqua dalle tante proprietà benefiche, e sul piano internazionale, puntando in mercati come Nord America e Medio Oriente per il segmento premium water.
L’obiettivo è quindi riportare agli splendori di un tempo il marchio Fiuggi tenendo conto del grande potenziale del mercato globale dell’acqua da bere che si conta raggiungerà nel 2026 un giro d’affari superiore ai 400 miliardi di dollari.
Fonte: Horecanews.it