Nel cuore della Barona, zona in fermento della Milano che cambia, è nato un locale destinato a diventare un riferimento: Feat., cocktail bar, cucina e club dove il drink incontra il food e la musica diventa collante sociale. Ideato da Luca Cutrufelli, mente creativa e già fondatore de Il Giardino di Lipari, insieme allo Studio Ganko, Feat. si sviluppa su due livelli: Feat. Bar, al piano terra, e Feat. Club, al piano interrato, uno spazio dedicato agli eventi dal look camaleontico.
LA BARONA
Cutrufelli ha voluto Feat. Bar & Club nel cuore di Forrest in Town, nuovo complesso tra Barona e Famagosta. Non per caso, ma per visione e lungimiranza. Un luogo che non somma funzioni ma crea senso: un feat tra estetica e comunità. Ogni dettaglio, dalla luce al drink, qui è progettato per generare relazione. Una piccola rivoluzione urbana in un quartiere spesso trascurato dai riflettori che nel giro di 10 anni cambierà pelle.
DESIGN & ATMOSFERA: RADICA, LUCE MODULARE E DUE ANIME
Al piano terra, il Feat. Bar presenta un design elegante fatto di radica, luci bianche modulabili e un bancone centrale lunghissimo che costeggia tutta la parete, dominando lo spazio.
Scendendo le scale si entra nel Feat. Club, un ambiente intimo e versatile, dal layout trasformabile. Un dancefloor, ma anche un’area lounge per eventi aziendali, con luci RGB, acustica studiata, un banco bar nascondibile nell’armadio e un’atmosfera immersiva.
DRINK LIST D’AUTORE: IL DIALOGO CREATIVO TRA SAMUELE E LUCA
Dietro il bancone troviamo il 45enne Samuele Lissoni, bartender di Monza con una carriera consolidata e diverse aperture a Milano tra cui Kanpai e Dandelion. Insieme a Luca, ha firmato una drink list che è una vera joint venture: un dialogo tra Sud e Nord, tra isole e città, tra ingredienti locali e suggestioni asiatiche.
Credits: Nicole Cavazzuti
L’INTERVISTA
Che cos’è Feat?
Un nuovo locale. Abbiamo aperto il 15 febbraio, poco più di due mesi fa. È un progetto unico, in una zona di Milano – Barona – dove mancava un cocktail bar. Il nome Feat nasce dall’idea di mettere insieme mondi diversi: food e drink, musica, arte e miscelazione. Questa filosofia si riflette anche nel concept: un cocktail bar con cucina in un quartiere residenziale con lo scopo di creare un featuring tra commerciale e domestico.
Perché oggi il menù è solo digitale?
Prima vogliamo capire bene che cosa piace alla nostra clientela e adattarci di conseguenza alle sue richieste. Tra un anno, magari, faremo un menù con i best seller.
Che cosa si beve qui?
Oltre ai classici (da 8 a 10 euro), abbiamo una drink list di creazioni originali, con twist in chiave low alcol, nazionale od orientale. Tra i signature: il Sonàmbulo con mezcal, cocco, basilico, lime, cetriolo, tabasco verde e Amaro Madame Milù. Il Tomatto è un cocktail a base di succo di pomodoro, agrumi, gin e note speziate. Il Sir Luke è invece un tiki che miscela rum, falernum e spezie.
Uno sguardo alla bottigliera.
Non c’è un distillato a farla da padrone. Abbiamo un ricco assortimento di liquori e prediligiamo mezcal, gin, rum e vermouth rispetto alla vodka, che resta in secondo piano.
Parliamo del food…
Il food non può mancare. All’inizio servivamo solo degli stuzzichini per l’aperitivo, ma la domanda per una cena vera è cresciuta. Ora proponiamo piatti della tradizione come polpette al sugo e risotto alla milanese, più alcune specialità orientali firmate da Raffaella Cacciapuoti. Prezzi democratici: 8-11 euro i piatti, 8-12 i drink.
E veniamo al piano inferiore, Feat Club.
La sala al piano inferiore è pensata per eventi speciali e privati. È dotata di un impianto luci RGB per trasformarsi secondo esigenza. Dal press day all’evento aziendale fino al clubbing, può adattarsi al mood del cliente.
Luca, tu hai molta esperienza in ambito eventi. I tuoi consigli per i colleghi?
Per eventi sopra le 50 persone, investite in un buttafuori che controlli anche la situazione fuori dal locale. Il professionista deve essere certificato. Il costo va dai 100 ai 150 euro a serata. E con il DJ, meglio chiarire subito regole su volumi e target.
Progetti futuri?
A maggio lanceremo il brunch del weekend, con una mini drink list dedicata. Mocktail, low alcol, infusioni e piatti da colazione italiana e americana. Prima dell’estate arriveranno anche tavolini all’aperto. Stiamo lavorando a sito web, database clienti e newsletter per promuovere gli eventi.
PERCHÉ VISITARLO
In un angolo di Milano che si pensava periferia, Feat. diventa centro. Centro di incontri, di racconti, di vite che si sfiorano. Feat mi piace, perché in un mondo che corre c’è bisogno di luoghi che sappiano fermare il tempo. E Feat. lo fa, con eleganza e semplicità. Un brindisi alla Barona, dunque. Che da oggi, ha un nuovo cuore che batte.
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