I prodotti di IV gamma, noti per la loro comodità e sostenibilità, sono sempre più apprezzati dai consumatori italiani, sebbene persistano pregiudizi e convinzioni errate. Questo è quanto emerge dall’indagine condotta da AstraRicerche per conto del Gruppo Prodotti Ortofrutticoli di IV Gamma di Unione Italiana Food, realizzata nell’estate del 2024 su un campione rappresentativo di 1.000 persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni.
IV Gamma: definizione e familiarità
La IV gamma comprende verdura, frutta e ortaggi freschi confezionati in buste o vaschette, pronti per il consumo. Tuttavia, il 57% degli intervistati non ha mai sentito il termine “IV gamma”; il 29% lo conosce ma non ne comprende il significato, mentre solo il 14% ne attribuisce correttamente la definizione.
Nonostante la scarsa familiarità con il termine, i prodotti di IV gamma sono molto apprezzati dalle famiglie italiane: il 78% del campione li acquista regolarmente, con il 33% che li acquista 2-3 volte al mese e il 45% settimanalmente. Il 18% dichiara di acquistarli occasionalmente/1 volta al mese o meno. Nello specifico, i dati mostrano come questi prodotti siano particolarmente apprezzati dalle fasce di popolazione che hanno maggior bisogno di soluzioni che semplificano la vita; in questo senso si sottolinea come i consumi più elevati si rilevino tra gli uomini 30-39enni (abitualmente 61%), nelle grandi città, nelle famiglie numerose e con 0-17enni in famiglia.
Solo il 4% degli intervistati afferma di non acquistarli mai, e tra le ragioni di questo rifiuto, il 55% sostiene che i prodotti freschi siano superiori, mentre il 31% esprime preoccupazione per i conservanti. Questo ultimo punto rappresenta un’idea errata anche tra chi acquista i prodotti, poiché il 75% degli intervistati crede erroneamente che contengano conservanti, una convinzione che sale all’87% tra i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni.
Andrea Battagliola, Presidente del Gruppo Prodotti Ortofrutticoli di IV Gamma di Unione Italiana Food dichiara: “In realtà nei prodotti di IV gamma non vengono aggiunti conservanti. Quelli eventualmente presenti riguardano gli ingredienti vegetali non freschi o gli ingredienti non vegetali contenuti in alcuni prodotti, come ad esempio le olive o il formaggio presenti nelle ciotole pronte al consumo.”e continua. “Il freddo è l’unico elemento utilizzato per preservare la freschezza e la qualità dei prodotti. Proprio per questo ancora ci preoccupa il dato che ci rivela che più della metà dei consumatori (63%) interrompa la catena del freddo non utilizzando la borsa frigo per il trasporto del prodotto nel tragitto supermercato-casa.”
Motivazioni d’acquisto
I principali motivi che spingono gli italiani a scegliere prodotti di IV gamma sono la comodità e il risparmio di tempo, con il 52% degli intervistati che li acquista per queste ragioni. Altre motivazioni includono la praticità per consumarli fuori casa (32%), la porzionatura (31%) e la riduzione degli sprechi (31%). Inoltre, il 26% degli intervistati li considera di buona qualità, mentre il 24% li vede come un supporto per un’alimentazione equilibrata.
Tipologie di prodotti preferiti
Tra i prodotti di IV gamma, l’insalata in busta risulta la più popolare, acquistata dal 73% del campione. Seguono le verdure in busta pronte da cuocere (67%), le insalate in ciotola (36%), le zuppe e vellutate pronte (30%) e la frutta lavata e tagliata (29%).
Per quanto riguarda zuppe e vellutate pronte, il 12% degli intervistati le acquista settimanalmente, il 29% con una frequenza di 2-3 volte al mese e il 42% occasionalmente. Il 41% del campione acquista regolarmente questo tipo di prodotti, con percentuali più elevate tra gli uomini e le donne di età 30-39 anni.
Tra i motivi che spingono all’acquisto di zuppe e vellutate pronte, l’84% degli intervistati apprezza l’uso di materie prime di alta qualità, il 79% sottolinea la provenienza italiana degli ingredienti, e il 77% apprezza l’utilizzo di verdure di stagione. Gli intervistati apprezzano soprattutto la velocità di preparazione (86%), la comodità (84%) e il gusto (78%). Il 75% li considera una valida alternativa per un pasto sano e nutriente, mentre il 57% li giudica realizzati con cura artigianale.
Luoghi e modalità di consumo
L’87% del campione afferma di consumare prodotti di IV gamma a casa, mentre poco più di un terzo lo fa fuori casa, con il 20% in ufficio o a scuola e il 20% in viaggio o all’aperto. In termini di modalità di consumo, il 58% utilizza questi prodotti come contorno, il 43% li consuma da soli o come portata principale, e il 41% li impiega come base per ricette semplici o più elaborate. Inoltre, il 52% degli italiani cerca ricette per utilizzare i prodotti di IV gamma, con fonti di ispirazione che includono il 58% di siti online, il 51% di social network e forum, e il 34% di libri e riviste.
Confronto con i prodotti freschi
L’indagine ha anche chiesto agli intervistati di confrontare i prodotti di IV gamma con quelli freschi preparati in casa (I gamma). Il 51% del campione ritiene che la IV gamma riduca gli sprechi alimentari rispetto agli ortofrutticoli freschi. In merito all’uso dell’acqua, il 34% è informato che la IV gamma consente un risparmio idrico rispetto alla preparazione domestica, mentre il 17% sostiene il contrario. Battagliola chiarisce che i prodotti di IV gamma, essendo già mondati, lavati e porzionati, comportano un utilizzo di risorse a “scarto zero”. Il lavaggio industriale utilizza circa il 90% di acqua in meno rispetto al lavaggio domestico.
Dal punto di vista igienico, il 45% del campione ritiene che la IV gamma sia superiore alla I gamma. Nutrizionalmente, il 16% continua a pensare erroneamente che i prodotti freschi in busta siano inferiori rispetto a quelli freschi preparati in casa. Battagliola puntualizza che gli ortaggi di IV gamma sono equiparabili a quelli di I gamma e, essendo pronti al consumo, incentivano l’assunzione di frutta e verdura.
Packaging e sostenibilità
Infine, riguardo agli imballaggi, il 68% degli intervistati considera la busta di plastica adatta alla conservazione dei prodotti e il 66% la ritiene facilmente smaltibile nella raccolta differenziata. Gli imballaggi sono considerati chiari: il 63% degli intervistati riconosce la modalità di smaltimento, e il 61% trova utili le informazioni sui punti di forza del prodotto. Non sorprende che il 76% del campione smaltisca correttamente nella raccolta differenziata, anche se un consumatore su sette commette errori in questo ambito, un dato particolarmente significativo tra i giovani uomini.