Forse non conosci la parola zest, ma se ami i drink molto probabilmente l’hai già sentita. È infatti la parte più esterna e colorata della buccia degli agrumi, ricca di oli essenziali, spesso usata come decorazione arrotolata sul bordo della coppetta o, in formato ‘coin’, come guarnizione all’interno del cocktail.
DIFFERENZA TRA ZEST E SCORZA
A differenza della scorza, la zest non include la parte bianca e amara sottostante (l’albedo), ma solo lo strato superficiale, sottile come un velo, dolce e profumato. Come spiega Difford’s Guide, “la zest non è una semplice guarnizione: è un elemento chiave per bilanciare i sapori, enfatizzare le note agrumate e creare un’esperienza olfattiva unica”. La zest non è solo un elemento decorativo, ma una parte essenziale che arricchisce il drink. Ecco perché viene considerata una protagonista nella mixology.
LA ZEST NEI COCKTAIL
- Profumare: Gli oli essenziali rilasciati dalla zest aggiungono fragranze fresche e vivaci al drink.
- Decorare: Strisce sottili di zest possono essere utilizzate come guarnizione, aggiungendo un tocco estetico elegante.
- Equilibrare i sapori: L’aroma agrumato può bilanciare la dolcezza o l’amarezza di alcuni ingredienti, creando un profilo gustativo armonioso.
COME PREPARARE UNA ZEST DI LIMONE, ARANCIA O MANDARINO
Per ottenere una zest perfetta, segui questi passaggi:
- Scegli frutta bio: Meglio se i frutti non sono trattati con pesticidi, poiché utilizzerai la buccia.
- Lava e asciuga gli agrumi: Pulisci accuratamente la superficie per rimuovere eventuali impurità.
- Utilizza uno strumento adatto: Un rigalimoni (zester) è ideale per ottenere strisce sottili di buccia senza intaccare la parte bianca. In alternativa, puoi usare un pelapatate o un coltello affilato, facendo attenzione a prelevare solo lo strato superficiale colorato.
- Come fare: Raschia delicatamente la superficie del frutto per ottenere strisce sottili. Se usi un pelapatate o un coltello, taglia strisce sottili e, se necessario, rimuovi eventuali tracce di albedo con un coltello.
- Utilizzo immediato: Per preservare gli oli essenziali e l’aroma, è consigliabile utilizzare la zest subito dopo averla preparata.
- Conservazione: Se necessario, può essere conservata in un contenitore ermetico in frigorifero per qualche giorno, ma l’aroma sarà più intenso se utilizzato fresco.
LA ZEST DI MANDARINO
Se le zest di limone e arancia dominano il panorama dei cocktail classici, la zest di mandarino resta un’eccezione. Perché? Ecco i principali motivi:
- Disponibilità stagionale limitata: I mandarini sono tipicamente frutti invernali, il che ne limita l’uso durante tutto l’anno. Al contrario, limoni e arance sono disponibili più facilmente in diverse stagioni.
- Dimensioni ridotte e delicatezza: I mandarini sono più piccoli e hanno una buccia più sottile rispetto ad arance e limoni, rendendo più difficile ottenere zest consistenti e di qualità per la guarnizione dei cocktail.
- Profilo aromatico specifico: Il mandarino ha un aroma distintivo e dolce che potrebbe non armonizzarsi con una vasta gamma di cocktail, limitandone l’applicazione rispetto agli agrumi più versatili come limone e arancia.
- Nonostante ciò, la zest di mandarino può aggiungere un tocco unico e aromatico a cocktail creativi, specialmente in bevande che beneficiano di note dolci e agrumate. La sua rarità può essere sfruttata per creare esperienze di degustazione distintive, soprattutto in cocktail stagionali o tematici.
Cocktail classici con zest di limone
- Gin Tonic
- Horse’s Neck
- Champagne Cocktail
Cocktail classici con zest di arancia
-
- Negroni
- Old Fashioned
- Boulevardier
Twist on classic (rivisitazioni) con zest di mandarino
- Sidecar al mandarino
- Gin Sour al mandarino
- Daiquiri al mandarino
Ora che sai tutto della zest, non ti resta che sperimentare. Che sia fatta di limone, arancia o mandarino, una piccola striscia di buccia trasformerà il tuo drink!
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Photo Credit: Nicole Cavazzuti