La drink factory Bubble Bev. ha concluso la prima edizione del contest dedicato alle bevande analcoliche in formato bottiglia grande, proclamando vincitore il progetto Bon&Tea dello chef Omar Bonetti, sviluppato con la collaborazione dei figli Sebastiano e Riccardo e del fratello Denis. L’iniziativa, avviata nel mese di luglio, mirava a individuare concept innovativi nel comparto no-alcol da trasformare in prodotti concreti attraverso un percorso di sviluppo completamente gratuito. Il riconoscimento include supporto tecnico specializzato e la realizzazione di 700 unità.
La competizione ha raccolto trenta candidature tra Italia ed estero, testimoniando l’attenzione del settore verso le nuove dinamiche del mercato analcolico. Bubble Bev. ha voluto privilegiare il formato di bottiglia ampio, storicamente appannaggio della spirits industry, per trasferirne i codici e le modalità di fruizione anche alle referenze senza alcol, ampliando così le possibilità di posizionamento commerciale. Durante un workshop organizzato presso la sede aziendale, i responsabili hanno incontrato i finalisti per esaminare nel dettaglio le proposte e valutare approcci e strategie differenti.
Bon&Tea affonda le radici nell’esperienza della famiglia Bonetti a Grimaud, località provenzale dove hanno elaborato un concept basato sull’infusione di elementi botanici secondo i ritmi naturali del territorio. La proposta privilegia un’impostazione visiva pulita e punta a costruire un’esperienza di consumo articolata, superando la dimensione puramente funzionale della bevanda. La commissione esaminatrice ha premiato l’equilibrio tra componente narrativa e applicabilità industriale, elementi che rendono il progetto realizzabile sul mercato.
La fase successiva prevede l’ingresso di Bonetti nel programma di mentoring gestito dall’area Ricerca & Sviluppo di Bubble Bev., che lo accompagnerà nella definizione della formulazione finale, nell’identificazione del target e nell’ottimizzazione dei processi produttivi. Completato questo percorso, l’azienda procederà alla fabbricazione delle 700 bottiglie stabilite dal programma. Per Bubble Bev. l’esperienza rappresenta una conferma dell’efficacia del format contest come strumento di talent scouting nel settore beverage, capace di far emergere progetti con potenziale commerciale e accompagnarli verso la concretizzazione industriale.
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