Home PROTAGONISTI Manager Doppio stand, visione chiara: OnestiGroup guida il cambiamento del bere analcolico

Doppio stand, visione chiara: OnestiGroup guida il cambiamento del bere analcolico

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Cinque anni fa, quando lo zero alcol era ancora guardato con sospetto, OnestiGroup ci ha creduto. È stata tra le prime a inserire in portafoglio JNPR, Caleño e Memento, aprendo la strada a un nuovo modo di intendere i cocktail: senza alcol, ma con tutta la dignità del bere miscelato.

E pochi giorni fa, a Mixology Experience, quella visione ha letteralmente preso forma. Per la prima volta lo stand si è sdoppiato: da una parte il mondo classico, dall’altra un’area interamente dedicata allo 0.0. Non un angolo, non un richiamo: uno spazio vero, grande, pensato per il presente e il futuro del bere consapevole.

Tra le novità presentate qui c’è il Glitter Spritz zero alcol, un prodotto ispirato al più classico degli aperitivi italiani, ma con glitter edibile color oro“, ci racconta il brand ambassador Santino Calderone, che mi prepara un drink mentre faccio due chiacchiere con il direttore marketing Ilaria Bianchi.

L’INTERVISTA

In che modo sostenete la crescita del segmento 0.0?
Le strategie toccano diverse leve. Innanzitutto quella di prodotto: lavoriamo su un portfolio completo, avviato nel 2020, che oggi ci consente di coprire quasi tutti i segmenti del mercato. Possiamo dire di essere stati innovativi, se non addirittura pionieri.
Un’altra leva è la comunicazione. Avere uno stand interamente dedicato allo 0.0 è un investimento importante in visibilità. Abbiamo deciso di dare pari dignità allo spazio dedicato agli alcolici e a quello analcolico: un gesto forte, che conferma la direzione in cui stiamo andando.

Cosa puoi anticiparci?
Nel corso dell’anno proseguiremo con nuove iniziative, anche se non posso svelare molto. Tra pochi giorni saremo al Roma Bar Show con uno stand ancora più grande.

Per OnestiGroup, le fiere sono…?
Un momento importante di contatto diretto con il mondo del bartending, anche per quanto riguarda menù a specchio e format innovativi.

Qual è il tuo ruolo nella definizione di queste iniziative?
Mi occupo di tradurre in azioni concrete la visione strategica della proprietà, che è un’azienda familiare. Il mio compito è dare struttura e coerenza alle idee.
L’approccio allo 0.0 nasce proprio da questa volontà di intercettare e interpretare i trend prima che diventino mainstream. Costruiamo un portfolio in grado di rispondere alle esigenze dei bartender e del consumatore contemporaneo.

Parliamo delle guest. C’è molta ripetitività oggi: qual è la vostra visione?
Abbiamo creato “Casa Onesti”: momenti fuori salone pensati per trarre ispirazione da altri settori – come quello farmaceutico, il design di lusso o la prima infanzia – da cui io stessa provengo.
Le guest restano strumenti importanti per rafforzare la notorietà del prodotto e del brand, ma cerchiamo sempre di aggiungere qualcosa di unico per renderle memorabili.

Quali tendenze vedi per il 2025, tra alcolici e analcolici?
Mi aspetto stabilità nel mercato del gin, mentre il tequila crescerà: ha ancora volumi piccoli, ma si sta espandendo. Il gin ha dato tanto, è stato esplorato in mille forme, ma ora il mercato cerca nuovi sapori, anche legati ai revival degli anni ’90.
Lo 0.0 è uno spirit trasversale, versatile e creativo, che richiede poco per funzionare: è una leva strategica fondamentale. Inoltre, prevedo una crescita del consumo diurno e del pairing, con gli alcolici che trovano nuovi momenti d’uso oltre al classico aperitivo serale.

Altre fiere all’estero in programma? Berlino, ad esempio?
Siamo stati a Berlino l’anno scorso con Alpestre, il nostro brand di famiglia, e ci saremo anche l’anno prossimo. Al momento non abbiamo in programma la presenza a Colonia, ma stiamo valutando.
La Grecia, invece, è ancora un mercato da aprire.

Ultima domanda: qual è il tuo drink preferito?
Il Cosmopolitan!

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it e MixologyItalia.com

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