Mozzarella di bufala sulla pizza? Per anni è stata una scelta controversa. Se da un lato è impossibile resistere alla combinazione tra la mozzarella di bufala e una fragrante pizza napoletana, dall’altro molti pizzaioli hanno dovuto fare i conti con un problema: la mozzarella di bufala è naturalmente più ricca di liquidi rispetto al fior di latte. Questa caratteristica può compromettere la consistenza e la qualità finale della pizza, rendendola troppo umida.
Una soluzione che viene dalla tradizione
Sorì, azienda campana leader nella produzione casearia a livello internazionale, ha raccolto questa sfida e, dopo anni di studio e sperimentazione, ha presentato una soluzione innovativa: “Bella”, la mozzarella di bufala campana pensata appositamente per la pizza. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Sorì e Ciro Salvo, maestro pizzaiolo di fama mondiale, simbolo dell’eccellenza nella pizza napoletana. “Bella” rappresenta il perfetto equilibrio tra l’arte casearia campana e la maestria della pizza, creando un prodotto capace di esaltare entrambi senza compromessi.
“Bella”: caratteristiche e innovazione
“Bella” conserva tutto il gusto autentico e la qualità della mozzarella di bufala campana, ma è stata progettata per ridurre il contenuto di liquidi, garantendo una cottura perfetta sulla pizza. Questa innovazione permette ai pizzaioli di ottenere una base croccante e saporita senza rinunciare al sapore unico della bufala.
Con “Bella”, i pizzaioli possono finalmente superare il dilemma tra tradizione e qualità. La possibilità di utilizzare mozzarella di bufala senza rischiare di compromettere il risultato finale apre nuove prospettive per i menu delle pizzerie, valorizzando la tradizione campana in chiave moderna.
Una mozzarella che cambia le regole del gioco
“Bella” non è solo un prodotto, ma un simbolo di innovazione che unisce due tradizioni campane: l’eccellenza casearia e la cultura della pizza. Per gli amanti della buona cucina, questa novità rappresenta una piccola rivoluzione, dimostrando che, con la giusta ricerca, anche i problemi più difficili possono trasformarsi in opportunità per valorizzare il gusto e la tradizione.
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