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Un nuovo edificio amministrativo entro due anni per Latteria Sociale Merano

Latteria Sociale Merano investe in un nuovo edificio di tre piani. L'azienda conta 530 soci, 180 dipendenti e un fatturato di oltre 100 milioni.

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Latteria Sociale Merano, azienda altoatesina con oltre 530 soci e un fatturato annuo superiore ai 100 milioni di euro, avvia un importante progetto di espansione con la costruzione di un nuovo edificio di tre piani presso la sede meranese. La struttura, che sorgerà entro due anni, risponde alla necessità di ampliamento dell’azienda diventata negli ultimi dieci anni uno dei principali produttori di yogurt in Italia, garantendo al contempo condizioni di lavoro ottimali per gli oltre 180 dipendenti.

La storia dell’azienda ha inizio nel 1954 con la fondazione della SGMB (Sennereigenossenschaft Meran-Burggrafenamt) nella sede di Via delle Palade. Il trasferimento nell’attuale area di Via della Cava avvenne nel 1987, segnando l’inizio di una fase di modernizzazione che ha trasformato Latteria Sociale Merano in un’azienda stabile e innovativa nel panorama lattiero-caseario italiano.

L’Amministratore Delegato Florian Baumgartner illustra la strategia aziendale: “Questo sviluppo positivo degli ultimi anni conferma il nostro percorso di successo. Per garantire la competitività a lungo termine, investiamo continuamente nei nostri dipendenti, nelle tecnologie più moderne e negli spazi di lavoro. Il nuovo e mo1derno edificio offrirà un ambiente di lavoro attraente per i nostri dipendenti. Allo stesso tempo, verranno creati nuovi posti di lavoro per professionisti motivati che desiderano contribuire alla nostra crescita”.

Il Presidente Thomas Egger evidenzia la valenza dell’investimento per il territorio: “Questo investimento lungimirante rappresenta, nell’interesse dei nostri soci, un chiaro impegno a favore della crescita sostenibile e della forza innovativa, in armonia con la nostra tradizione. Esso garantisce a lungo termine l’esistenza delle nostre famiglie di contadini di montagna e crea le condizioni ideali affinché possano continuare con successo il loro prezioso lavoro anche in futuro”.

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