Nelle settimane che precedono le festività natalizie, aumenta considerevolmente l’offerta di Grana Padano nella grande distribuzione, sia per le quantità che per la ricca varietà di referenze.
In questa crescita dei consumi, i produttori ed il Consorzio Grana Padano vogliono garantire la assoluta autenticità e la consueta qualità del formaggio DOP più consumato nel mondo portato sulle tavole delle famiglie in festa. Quindi il Servizio Vigilanza e Tutela del Consorzio ha intensificato su tutto il territorio nazionale i sopralluoghi e le attività ispettive nel canale distributivo.
Nel corso dei numerosi controlli effettuati sono state pochissime le situazioni irregolari riscontrate, ma non sono mancate infrazioni significative. La più grave è stato il rinvenimento nel punto vendita di una nota catena di una confezione natalizia, realizzata da un’azienda piemontese e consistente in un pacco contenente differenti prodotti, che recava il logo Grana Padano ed altri richiami grafici al formaggio, la cui commercializzazione non era stata autorizzata dal Consorzio di Tutela.
Da quel ritrovamento, nei giorni scorsi, insieme ad ispettori dell’ufficio di Torino dell’ICQRF, l’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e della Repressione Frodi , è stata quindi condotta un’attività di servizio nello stabilimento produttivo dell’azienda produttrice dei pacchi, che si è conclusa con la notifica di una sanzione di 5.000 euro e con il sequestro di circa 2.600 confezioni irregolari.
“Far rispettare le regole è per il Consorzio un dovere – ha commentato Renato Zaghini, presidente del Consorzio di Tutela – soprattutto quando sono state volute per tutelare il diritto dei consumatori a fare scelte garantite e consapevoli”.
Questa attività ispettiva fa quindi parte di un ampio contesto di monitoraggio finalizzato a mantenere sempre più elevato il livello di protezione e salvaguardia della denominazione d’origine protetta Grana Padano e di tutela dei consumatori che ogni giorno la scelgono in Italia e nel mondo.
Del Consorzio Tutela Grana Padano fanno parte 143 aziende. Sono 122 quelle di lavorazione, che gestiscono 137 caseifici produttivi, 142 gli stagionatori e 197 preconfezionatori di porzionato, grattugiato e CET. Nel 2023 sono state lavorate 5.456.500 forme con un aumento del 4,69% rispetto all’anno precedente, pari a 211.830,742 tonnellate (+4,84%), trasformando circa 2.858.093,638 tonnellate di latte munto in 3.726 stalle. L’intera filiera produttiva del prodotto a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo conta così su 50mila persone coinvolte. Nel periodo gennaio – novembre 2024 sono state lavorate 5.108.610 forme, con + 3,19% rispetto allo stesso periodo del 2023. In crescita anche l’export. Nel 2023 sono state commercializzate all’estero 2.481.891 forme (+ 6,55% vs 2022), pari a 94.846,4362 tons e al 48,2% della produzione marchiata. Nel 2023 la produzione lorda vendibile di formaggio consumo è stata di 3.700.000.000 euro, ripartita tra Italia con 1.750.000.000 euro ed estero con 1.950.000.000. Queste performance confermano il Grana Padano il formaggio DOP più consumato nel mondo. Dal 1954 il Consorzio Tutela Grana Padano garantisce il rispetto della ricetta tradizionale e la sua alta qualità riconoscibile e ritrovabile in ogni singola forma prodotta. Il 24 aprile 2002 un decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha riconosciuto al Consorzio le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi a Grana Padano nella sua natura di prodotto DOP, ovvero a Denominazione di Origine Protetta.
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