Mulino Bianco compie 50 anni: oltre 9 italiani su 10 scelgono il brand

Il 2025 si trasforma in un anno di celebrazioni per Mulino Bianco, brand valorizzato dalla lungimiranza di Pietro Barilla, che ha saputo evolversi nei decenni.

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Mulino Bianco compie 50 anni: 5 decenni che hanno segnato l’immaginario collettivo e portato sulle tavole degli Italiani oltre 140 prodotti da forno. Nell’ottobre del 1975 fanno la loro comparsa le prime confezioni di biscotti (Tarallucci, Molinetti, Pale, Campagnole, Galletti e Macine) con il logo che oggi conosciamo. Da allora, mezzo secolo di prodotti iconici diventati veri e propri “cult”, campagne memorabili, oggetti e personaggi che fanno ormai parte della memoria di intere generazioni, dal Piccolo Mugnaio Bianco alla gallina Rosita, dalla tazza in coccio alla radio sveglia, fino alle “Sorpresine”.
Il 2025 si trasforma in un anno di celebrazioni per Mulino Bianco, brand valorizzato dalla lungimiranza di Pietro Barilla, che ha saputo evolversi in relazione al contesto sociale delle varie epoche, cercando di soddisfare i nuovi bisogni delle persone. Nel corso del 2025 è previsto un calendario ricco di iniziative, con un pack delle principali referenze di prodotti che riporta una grafica dedicata ai 50 anni, il ritorno del celebre Piccolo Mugnaio Bianco, una special consumer promo che riedita tre premi storici.

E per tagliare il nastro, un’inaugurazione speciale: a partire da oggi, per cinque giorni, in Piazza Gae Aulenti a Milano, compare un’installazione che riproduce in formato maxi l’iconica Sveglia a forma di Mulino degli anni ‘80, un invito ad assaporare un risveglio ed una colazione all’insegna dei ricordi, da vivere attraverso un’esperienza immersiva ed emozionale unica.

Mulino Bianco: brand consumato dal 97% degli italiani che riporta all’infanzia

Fin dalla sua nascita Mulino Bianco è un “love brand”, leader nel mercato nel settore dei prodotti da forno in Italia, presente oggi nelle case di 23 milioni di famiglie . Oggi è il marchio scelto con più frequenza dagli Italiani (Brand Footprint Europe Report 2024 di Cps Gfk). Secondo AstraRicerche, i prodotti Mulino Bianco vengono consumati dalla quasi totalità degli Italiani (circa il 97%)  e 4 su 10 li consumano 4 o più volte alla settimana, con un 23% per cui sono una presenza quotidiana sulla propria tavola. Mulino Bianco evoca dolci ricordi e memorie: quasi 9 Italiani su 10 (86%) indicano ricordi d’infanzia in cui la marca è stata presente e l’88,3% degli intervistati ha dichiarato di aver consumato i prodotti del marchio da bambini (per il 74,7% era la marca più consumata). Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca “Mulino Bianco e gli Italiani”.

In questi 50 anni Mulino Bianco ha saputo ritagliarsi un posto speciale nella quotidianità degli Italiani e nei loro ricordi, grazie anche alla sua capacità di sapersi evolvere nel contesto socioculturale del Paese e di rispondere ai loro bisogni – commenta Laura Signorelli, Marketing Director Equity Mulino BiancoDal sapore dei biscotti inzuppati nel latte al risveglio alle merende nel pomeriggio, sono diversi i momenti e le emozioni che gli Italiani ricordano pensando al marchio. La ricerca demoscopica che abbiamo commissionato lo conferma: il ricordo fa parte del dna della marca. Ecco perché vogliamo celebrare 50 anni di ricordi buoni. Mezzo secolo di storia ci ha resi il primo player nazionale nel settore dei prodotti da forno, come attestano i risultati più recenti di un’indagine Nielsen sui mercati bakery, muovendoci in un mercato che abbiamo contribuito a costruire e che, anno dopo anno, continuiamo ad innovare con prodotti capaci di intercettare le esigenze dei nostri consumatori, come la categoria dei pani, quella in cui stiamo particolarmente innovando con una maggiore offerta. Per questo speciale compleanno vogliamo risvegliare emozioni e ricordi legati al brand e, mentre siamo orgogliosi di omaggiare questo importante traguardo, guardiamo al futuro, continuando ad investire su nuovi prodotti e sulla qualità, sempre prestando attenzione alla sostenibilità”.

140 referenze, 12 milioni di pack venduti a settimana, 6 stabilimenti e 50 linee produttive

Mulino Bianco vanta un’ampia gamma di prodotti, dai biscotti alle merende, passando per pani e cracker, con oltre 140 prodotti (per un totale di 180 formati), la metà dei quali dedicati al momento della colazione. Ogni settimana vengono venduti in media 12 milioni circa di pack,  prodotti nei 6 stabilimenti produttivi presenti in tutta Italia (Novara, Ascoli, Cremona, Castiglione delle Stiviere, Melfi, Rubbiano), per 50 linee di produzione, su 1.180.000 metri quadri di superficie totale. Nell’ultimo anno, solo per fare un esempio, sono stati sfornati nel totale dei 6 stabilimenti più di 1,1 miliardi di merende e torte, 9,2 miliardi di biscotti, 212 milioni di pani, 3,6 miliardi di fette biscottate. Negli ultimi 10 anni sono stati effettuati investimenti negli impianti bakery del Gruppo Barilla per un totale di 300 milioni di euro.  Nei 6 impianti produttivi sono impiegati in totale da Barilla oltre 3.700 dipendenti, con circa il 32% di dipendenti donne.

Abbracci, crostatine e macine: i primi prodotti associati al brand dagli italiani

Biscotti (66,8%) e merendine (62,8%) sono i prodotti a cui gli Italiani pensano maggiormente quando si nomina Mulino Bianco mentre Abbracci, Crostatine e Macine sono i primi tre prodotti che vengono associati al brand (con il 31,5%, 29,7% e 29,3%) seguiti da Flauti (22,3%) e Baiocchi (21,5%).
La colazione è il pasto più associato alla marca per oltre 1 Italiano su 2 (55,8%) seguito dalla merenda (33,5%). La singola caratteristica più apprezzata?  Il gusto e la bontà al palato (37,6%), gli ingredienti di qualità (25,1%) e l’ampia varietà di scelta (24,8%).

La prima colazione, consumata a casa, per la maggior parte degli Italiani è un rito che fa parte della propria quotidianità (Fonte: Osservatorio Doxa-Unione Italiana Food sulla prima colazione) e per più di 1 Italiano su 4 (26,4%) è proprio Mulino Bianco ad aver cambiato il modo di fare colazione e merenda. Se, fino ai primi anni Settanta, la colazione dolce era considerata un pasto per i bambini, nel 1978, tre anni dopo la nascita di Mulino Bianco, si è assistito alla “popolarizzazione dei biscotti” passati a oggetto di consumo quotidiano anche per gli adulti.

L’IMPEGNO CONCRETO DI MULINO BIANCO PER “UN MONDO PIÙ BUONO”

L’ambizione del brand è, da sempre, garantire qualità, gusto, scelte sostenibili e costante innovazione per rispondere ai bisogni delle persone. Un impegno che si traduce anche nell’ingente investimento in ricerca e sviluppo del Gruppo di Parma che ha portato, dal 2010, a migliorare il profilo nutrizionale di circa 140 prodotti da forno, riducendo la quantità di zucchero,  in alcuni casi eliminata, in circa 30 prodotti da forno per il mercato italiano. Contestualmente, il brand si sta impegnando ad utilizzare sempre più farina integrale, semi, frutta secca e a soddisfare le diverse esigenze nutrizionali. Dal 2017 al 2022 , infatti, sono stati lanciati 20 prodotti integrali o ricchi di fibra.

Impegnarsi per “un mondo più buono” si traduce costantemente in una serie di azioni concrete messe in campo da tempo. L’energia elettrica acquistata per la produzione in stabilimento di tutti i prodotti arriva solo da fonti rinnovabili, così come tutti i packaging sono riciclabili e forniscono chiare indicazioni sulla loro composizione, aiutando il consumatore a differenziare nel modo corretto. L’impegno per un’agricoltura sostenibile è costante e radicato nel dna di marca. Nel 2018 Mulino Bianco, in collaborazione con WWF Italia, Università di Bologna e Università della Tuscia, ha realizzato la Carta del Mulino con l’obiettivo di sostenere la diffusione di pratiche agricole sostenibili lungo la filiera della farina di grano tenero. Ad oggi sono oltre 100 i prodotti Mulino Bianco realizzati con 100% farina di grano tenero proveniente  da agricoltura sostenibile. Un impegno in linea con le aspettative dei consumatori: circa 3 acquirenti di Mulino Bianco su 4 ritengono la sostenibilità un impegno importante in fase di acquisto (Fonte: “Mulino Bianco e gli italiani” AstraRicerche 2025).

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