All’interno di Filiera Italia nasce “Filiera Pasta”, l’Iniziativa per rafforzare la tutela del settore

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All’interno di Filiera Italia nasce Filiera pasta, con l’obiettivo di tutelare l’intero settore della pasta in Italia e a valorizzare il Made in Italy di qualità. Questo sviluppo giunge in un contesto in cui l’importazione di grano straniero per la produzione di pasta in Italia è in aumento, con un volume di 1,5 miliardi di chili. Di questi, quasi un terzo proviene da Turchia, e quindi indirettamente dalla Russia, e dal Kazakistan. La creazione di Filiera Pasta risponde all’esigenza di stabilire una nuova struttura dedicata al rafforzamento della tutela degli interessi dell’intera filiera e alla promozione delle sue specificità nel mercato sia nazionale che internazionale.

L’iniziativa è stata presentata in occasione di un evento che ha visto la partecipazione del Ministro dell’agricoltura, dell’amministratore delegato di  Filiera Italia, Luigi Scordamaglia, del presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, e del segretario generale, Vincenzo Gesmundo. Tra gli obiettivi principali di Filiera Pasta figurano la difesa e la tracciabilità lungo tutta la filiera, la promozione delle tradizioni e delle peculiarità dei diversi pastifici, nonché la ricerca e l’innovazione nella produzione per incrementare la produttività e la sostenibilità. Questi sforzi sono finalizzati a garantire l’unicità del settore e a contrastare il fenomeno dell’omologazione dei processi produttivi della pasta, nonché la corsa al ribasso degli standard che avvantaggia altri Paesi produttori.

Un obiettivo importante è sensibilizzare i consumatori sull’importanza di investire un po’ di più in un prodotto italiano di qualità. Questa scelta assicura non solo un prodotto migliore, ma favorisce anche una distribuzione più equa del valore aggiunto nelle diverse fasi della filiera, a partire dalla produzione agricola nazionale.

Rappresentare e tutelare gli interessi di intere filiere agroalimentari – commenta Ettore Prandini, presidente Coldiretti – che fondano la loro attività produttiva sulla qualità e sul legame tra innovazione e tradizione – a partire dalla pasta per la quale il nostro Paese vanta la leadership mondiale con un fatturato complessivo che ha superato i 6,3 miliardi di euro – non è solo il primo obiettivo di  Filiera Italia, bensì quello di tutte quelle aziende storiche italiane che per preservare l’arte della produzione della pasta italiana e promuovere il made in Italy di alta qualità in Italia e nei mercati esteri decidono di fare sistema”.

Con Filiera pasta – dichiara Vincenzo Gesmundo segretario generale Coldiretti l’Associazione  Filiera Italia realizza anche nel settore del grano e della pasta fondamentale per il nostro made in Italy, quella alleanza tra agricoltori e industrie di trasformazione già realizzata in altre filiere. Rilancio e valorizzazione del grano italiano, contratti di filiera che assicurino un’equa ripartizione del valore aggiunto, comunicazione e promozione per differenziare sul mercato internazionale questo prodotto distintivo da quello omologato ed Italian sounding. Questi i valori alla base della neonata organizzazione di Filiera Italia”.

In uno scenario dove la globalizzazione dei mercati porta con sé grandi opportunità, ma anche rischi di omologazione degli alimenti – spiega Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di  Filiera Italia – le aziende del comparto che credono nelle proprie specificità intendono puntare sulla riconoscibilità e sul valore premium della pasta italiana nei mercati internazionali, anche per contrastare la concorrenza sempre più diffusa e agguerrita di prodotti a basso costo realizzati in Turchia, Spagna etc. Per questo lanciamo insieme al ministro Lollobrigida la nascita di un nuovo strumento organizzativo all’interno della compagine associativa di  Filiera Italia che mira a realizzare attività e iniziative di formazione, supporto tecnico verso i propri soci, sensibilizzazione, ricerca e sviluppo, tutela e valorizzazione della filiera. E soprattutto rappresentanza , tramite  Filiera Italia, ai tavoli istituzionali nazionali ed europei.
Un impegno – prosegue Scordamaglia – che ha portato diversi produttori a investire nella differenziazione dei propri prodotti, qualificando e rivitalizzando l’offerta verso i consumatori, tanto con riguardo ai metodi di lavorazione certificati, quanto alla selezione delle materie prime e fino alla etichettatura ‘residui zero’“.

Il progetto “Dedicato” del Pastificio Granoro: un modello virtuoso

Per il Pastificio Granoro l’adesione a Filiera Pasta è un passaggio doveroso e naturale che sposa in pieno la scelta dell’azienda a puntare sui contratti di filiera per la produzione di pasta di qualità con grano 100% italiano. Sin dal 2010, l’azienda di Corato (BA), ha intrapreso il progetto “Dedicato”, un percorso di aggregazione che prima ha coinvolto il settore primario (le aziende cerealicole pugliesi) portandolo a produrre grano duro di alta qualità per la produzione della propria pasta.

«Abbiamo dato vita, in tempi non sospetti, ad un progetto che è un vero e proprio modello virtuoso – ha spiegato Giandomenico Marcone, Responsabile Acquisti del Pastificio Granoro –  e contribuisce a dare slancio  alla cerealicoltura pugliese, remunerando il grano con un prezzo garantito, a cui si aggiungono premialità legate ai livelli di qualità del grano».

I numeri della Filiera “Dedicato” hanno premiato in questi anni Granoro che oggi aggrega oltre 350 aziende agricole, produce circa 25.000 tonnellate di grano duro di qualità totalmente ottenuto in Puglia, da cui produce circa 13.000 tonnellate di pasta all’anno.

«Abbiamo stretto accordi diretti di coltivazione – racconta Marina Mastromauro, Amministratore Delegato del Pastificio Granoro – in cui ci impegniamo a pagare un prezzo maggiorato rispetto al mercato, ma anche a offrire supporto e consulenza chiedendo in cambio garanzia di una fornitura di qualità.  Con il nostro progetto di filiera assicuriamo la salvaguardia del valore e una sua equa redistribuzione riducendo il numero di intermediari. Infine, intersecando l’agricoltura con la ricerca aiutiamo la filiera a crescere».

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