Riduzione delle accise per i birrifici artigianali: il commento di AssoBirra

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A partire dal 2025, i birrifici artigianali potranno beneficiare di una riduzione delle accise, continuando la tendenza già avviata negli anni 2022 e 2023. Questa misura è stata introdotta attraverso un emendamento alla manovra di Bilancio, approvato dalla commissione della Camera. In particolare, l’emendamento prevede che, per i birrifici con una produzione annua inferiore a 10.000 ettolitri, l’accisa venga ridotta del 50%. Per le aziende che producono tra i 10.000 e i 30.000 ettolitri, l’aliquota sarà tagliata del 30%, mentre per i produttori che arrivano fino a 60.000 ettolitri, la riduzione sarà del 20%. Questa misura mira a sostenere i birrifici artigianali e a favorire la crescita del settore, mantenendo un supporto fiscale che stimola la produzione locale di birra

Alfredo Pratolongo, Presidente di AssoBirra coglie l’occasione per ribadire l’importanza di una riforma strutturale dell’imposizione fiscale, che permetterebbe di sostenere non solo i piccoli birrifici ma l’intero settore, incentivando gli investimenti e alleggerendo il carico fiscale per i consumatori.

Di seguito riportiamo il commento di Alfredo Pratolongo:

Ringraziamo i componenti della Commissione Bilancio della Camera che hanno approvato l’emendamento per la riduzione delle accise birra nel 2025, focalizzato sui piccoli produttori sotto i 60.000 ettolitri, dopo il parere favorevole arrivato qualche settimana fa dalla Commissione Agricoltura che, tuttavia, aveva uno scopo più ampio, ovvero quello di garantire riduzioni delle accise per tutti gli attori del mercato. 

Colgo quindi l’occasione per rinnovare la richiesta di una riduzione strutturale dell’aliquota generale sulle accise, che auspichiamo possa trovare accoglimento già nel Decreto Mille proroghe, a favore dell’intero comparto nel quale i grandi birrifici acquistano la quasi totalità del malto d’orzo italiano.

Questo consentirebbe di rilanciare gli investimenti lungo tutta la filiera e di aiutare le fasce più deboli di consumatori, che notoriamente consumano sulle loro tavole gli iconici formati da 0,66 cl, sulla quale la tassazione rimane sproporzionata, gravando oltre il 40% del prezzo.

AssoBirra dal 1907 riunisce le maggiori aziende che producono e commercializzano birra e malto in Italia che complessivamente coprono più del 92% della produzione di birra nazionale, rappresentano il 72% di birra immessa al consumo nel nostro Paese, dando lavoro direttamente e con l’indotto a circa 103.000 persone. Rappresenta la casa della birra italiana all’interno di Confindustria, riunendo oltre 40 associati tra grandi, medi e piccoli birrifici, insieme con le 2 malterie e ad una rete di produttori di luppolo. AssoBirra svolge per il settore birrario compiti di rappresentanza istituzionale, promozionale e di sviluppo. AssoBirra è anche l’organismo incaricato di valorizzare l’immagine della birra e a questo scopo, oltre a promuovere studi e ricerche su tutti gli aspetti legati al mondo birrario, promuove anche campagne di relazioni pubbliche finalizzate alla crescita della cultura della birra e alla sensibilizzazione ad un consumo responsabile. Per ulteriori informazioni: www.assobirra.it.

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