Cioccolato e solidarietà: Domori lancia la tavoletta con nocciole del Gruppo Abele

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Una nuova referenza in edizione limitata arricchisce il portfolio di Domori. L’azienda torinese specializzata nel cioccolato fine ha presentato la “Tavoletta Domori – Gruppo Abele“, prodotto che fonde qualità del cioccolato al latte e nocciole piemontesi in un progetto che intreccia gastronomia ed etica.

Dal Piemonte alla Costa d’Avorio: due filiere che si incontrano

La formulazione valorizza la nocciola trilobata Gentile, cultivar emblematica del territorio piemontese. Tutte le nocciole utilizzate arrivano dai noccioleti di Murisengo gestiti dal Gruppo Abele: Domori acquista il 100% della materia prima da questa fonte, garantendo una tracciabilità completa della filiera.

La località piemontese non è una scelta casuale. A Murisengo, precisamente alla Cascina Abele, nel 1974 è sorta la prima sede del Gruppo, realtà che da oltre sessant’anni opera nell’ambito dell’accoglienza e del sostegno alle persone in condizioni di fragilità. Incorporare queste nocciole nella ricetta significa quindi dare valore a un luogo che ha rappresentato il punto di partenza per un’esperienza di solidarietà sviluppatasi successivamente anche a livello internazionale.

Choco+: il laboratorio sociale che trasforma il cacao in Costa d’Avorio

Il prodotto celebra anni di collaborazione tra le due organizzazioni. Dal 1982 il Gruppo Abele è attivo in Costa d’Avorio con iniziative di cooperazione internazionale. Nel 2018, presso la Communauté Abel situata a Grand-Bassam, ha preso avvio Choco+, laboratorio dedicato alla lavorazione sociale del cacao.

Questo centro opera su tre fronti complementari. Acquista le fave dai piccoli coltivatori locali riconoscendo un prezzo equo e applicando standard che tutelano i diritti dei lavoratori e l’ambiente. Fornisce percorsi formativi e opportunità professionali a giovani in situazioni di vulnerabilità. Destina i profitti generati al finanziamento dei programmi di assistenza sociale della Communauté, che si rivolgono a minori in conflitto con la legge, adolescenti vittime di tratta, sfruttamento o marginalità sociale.

Nuovi macchinari per potenziare la produzione africana

L’alleanza tra Domori e Gruppo Abele è destinata a consolidarsi ulteriormente. Nel 2026 l’impresa italiana invierà nuovi impianti per incrementare la capacità produttiva del laboratorio ivoriano e rafforzare la filiera cacaocola del territorio.

La definizione tecnica è avvenuta durante uno study tour condotto da Domori in Costa d’Avorio a giugno 2024. Nel corso della missione sono state individuate le priorità operative per aumentare i volumi e ottimizzare i processi di trasformazione. Domori fornirà una linea di raffinazione: il laboratorio CHOCO+, che attualmente opera con un mulino a pietra, riceverà un raffinatore a biglie, tecnologia caratteristica del metodo produttivo dell’azienda piemontese.

Riccardo Illy, Presidente del Polo del Gusto, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di annunciare un nuovo risultato della collaborazione tra Domori e il Gruppo Abele, una partnership che dura da anni e che continua a generare valore condiviso. In Costa d’Avorio abbiamo ottenuto risultati importanti: Domori ha messo a disposizione le proprie competenze sui processi produttivi del cacao, contribuendo alla formazione e al rafforzamento di una realtà significativa come Choco+, uno dei primi laboratori di trasformazione del cacao del Paese. In un momento in cui i grandi Paesi esportatori di cacao stanno diventando sempre più protagonisti della trasformazione, questa collaborazione conferma l’importanza di condividere competenze tecniche e soluzioni operative, lavorando fianco a fianco per valorizzare la produzione locale. La nuova tavoletta è un omaggio a questo percorso: prodotta a None, utilizza le finissime nocciole coltivate dal Gruppo Abele, una delle loro attività più preziose e simboliche fin dalle origini, e testimonia un impegno comune verso una filiera più equa, trasparente e sostenibile.”

Il prodotto viene realizzato nello stabilimento Domori di None e combina il cioccolato al latte finissimo con le nocciole piemontesi, rappresentando la sintesi tra maestria nella lavorazione del cacao e responsabilità sociale lungo l’intera catena di approvvigionamento.

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