Chewing Gum Day: l’indagine di Perfetti Van Melle e AstraRicerche

Perfetti Van Melle e AstraRicerche presentano un'indagine che rivela le abitudini degli italiani in fatto di chewing gum.

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Una giornata speciale dedicata alla celebrazione del chewing gum, le cui origini risalgono alle tradizioni americane, è stata introdotta in Italia lo scorso anno grazie a Perfetti Van Melle. L’azienda, pioniera nella produzione di chewing gum nel nostro Paese sin dagli anni Cinquanta, punta a rendere il Chewing Gum Day un appuntamento annuale. L’obiettivo è diffondere informazioni corrette sui benefici del prodotto, integrandolo in uno stile di vita sano e moderno, e celebrarlo a tutto tondo, raccontando la sua storia, l’evoluzione e le innovazioni che lo hanno caratterizzato.

Oggi, oltre 9 milioni di famiglie italiane acquistano chewing gum, un prodotto ormai così radicato nella cultura e nella storia del Paese da avere nomi diversi in ogni regione o città.

Identikit del masticatore

La maggior parte degli italiani ha l’abitudine di masticare chewing gum: ben l’89,4% degli intervistati afferma di farne uso, con diverse frequenze. Il 23,1% lo mastica quotidianamente, anche più volte al giorno. Questo comportamento è particolarmente diffuso tra i giovani (47% nella fascia d’età 15-24 anni), tra i lavoratori (41% rispetto al 30% dei non lavoratori) e tra i laureati (47%).

In media, i consumatori masticano almeno un chewing gum al giorno, con un consumo maggiore tra gli uomini di età compresa tra i 45 e i 54 anni e le donne tra i 34 e i 44 anni.

Inoltre, i veri appassionati di chewing gum amano condividerlo: il 54,8% afferma di offrirne uno agli altri prima di prenderlo per sé, mentre solo l’1,4% è così attaccato al proprio chewing gum da non condividerlo, nemmeno su richiesta.

Per quanto tempo mastico

In media, un chewing gum viene masticato per oltre un quarto d’ora: 16,53 minuti per l’esattezza, ma è un tema estremamente divisivo per i consumatori.
Da una parte, c’è un 17,6% che ama masticarlo a lungo, anche più di 30 minuti (soprattutto nella fascia d’età 15-24 e i forti consumatori, in entrambi i casi il 27%), mentre dall’altra chi non lo mastica per più di 10 minuti (specialmente i 55-70enni, 47%, e i deboli consumatori, 49%).

Ho i miei buoni motivi

Per molti consumatori, masticare un chewing gum è un momento di piacere (45,3%) e di relax (45,2%).
La percentuale di chi consuma chewing gum, in particolare dopo i pasti, quando non è possibile lavarsi i denti, è molto alta (54,8%). Sappiamo dalla scienza che questa è una buona abitudine per aiutare a ridurre il rischio di carie e placca, soprattutto se il chewing gum contiene xilitolo. Alla maggioranza degli intervistati (58,7%), è capitato inoltre di trovarsi davanti ad una persona con problemi di alitosi, e di rimpiangere che non avesse consumato prima un chewing gum… proprio perché favorisce l’alito fresco.
Il 21,3% degli intervistati dichiara poi di masticare chewing gum quando è in attesa (in fila, in stazione, in aeroporto…), seguito a breve distanza dal 19,1% che mastica per rilassarsi prima di una prova o di un incontro importante. La scienza ci conferma che la masticazione del chewing gum ha influssi positivi sulla percezione dello stress e dell’ansia: il movimento contribuisce a rilassare i muscoli facciali e a ridurre la tensione, e aiuta a ridurre i livelli di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, nella saliva.

Chewing gum per tutti i gusti

Il confetto classico rimane il formato di chewing gum preferito dagli intervistati, con il 34,7% delle preferenze, che sale al 54,6% se lo consideriamo tra i primi due preferiti – ed è apprezzato soprattutto dalle donne tra i 35 e i 44 anni (51%).
Segue il bubble gum, raccogliendo il 20,6% dei consensi, specialmente tra i giovani (25-34 anni, 42%). I confetti ripieni invece sono scelti dal 15,3%, in particolare dalle donne 45-54enni (29%), mentre le lastrine, con l’11,2%, piacciono soprattutto agli uomini tra i 15 e i 24 anni (20%).
La menta è per certo il gusto preferito (44,8%), seguita dalla menta extra forte (42,6%) e dai gusti fruttati (31,6%). I giovani preferiscono i gusti fruttati, mentre i meno giovani optano per la liquirizia.

Un prodotto memorabile

Il chewing gum è spesso protagonista di molti ricordi del passato: per il 28,3% è il tempo trascorso con gli amici, un lungo viaggio in treno, in pullman, in aereo (24,5%) o in automobile (21,7%), le vacanze (20,2%).

Ma non solo: ci ricorda anche l’attesa trepidante per una notizia importante, l’esito di un esame, di un progetto, di un lavoro (18,1%), le notti sui libri e le levatacce per lavorare (10,1%)… e per un romantico 9,8%, il chewing gum è il ricordo del primo bacio.

È un prodotto che nella nostra memoria è collegato anche al mondo del cinema, grazie al suo ruolo in molti film diventati iconici. Il 52,4% degli intervistati lo riconduce a Grease, dove il chewing gum è parte integrante del look dei personaggi, seguito da Pretty Woman (40,7%). A pari merito con il 39,9% troviamo Top Gun, con la masticata provocatoria di Ice Man, e La Fabbrica di Cioccolato, con il chewing gum che sostituisce un pasto completo. Chiude la classifica l’indimenticabile Jessica di Viaggi di Nozze di Carlo Verdone (39,3%).

Il chewing gum che mi fa battere il cuore?

Gli intervistati sono stati infine chiamati ad esprimere le caratteristiche più desiderate per il prodotto: il 48,4% è affascinato dal chewing gum come prodotto funzionale, da masticare come integratore (di vitamine, sali minerali, probiotici), ma anche per assumere farmaci.
Si pone poi attenzione agli ingredienti e al packaging (45,3%) che deve essere sostenibile, ma anche alla compatibilità con un’alimentazione sana, senza zucchero e con pochi additivi. (43,7%).

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