Barilla lancia l’Accademia del Basilico: un programma di formazione per promuovere l’agricoltura sostenibile

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Barilla ha lanciato l’Accademia del Basilico, un programma di formazione per i coltivatori con l’obiettivo di promuovere pratiche agricole sostenibili e introdurre l’agricoltura di precisione nella coltivazione del basilico. Il programma, sviluppato con DINAMICA e Open Field S.r.l., ha coinvolto 21 partner in sette lezioni su tematiche come la salubrità del suolo, la gestione fitosanitaria e l’uso di tecnologie innovative.

Leader nel mercato del pesto con il 40,4% della quota globaleBarilla produce il proprio Pesto con basilico certificato ISCC PLUS, coltivato secondo la Carta del Basilico e lavorato nello stabilimento sostenibile di Rubbiano (PR)L’Accademia del Basilico rafforza la collaborazione tra l’azienda e i coltivatori, promuovendo un modello agricolo innovativo e sostenibile.

Con Accademia del Basilico Barilla vuole offrire ai propri coltivatori una nuova opportunità di crescita e di networking, dove tutti i partner coinvolti possono condividere esperienze e competenze, e acquisire nuove conoscenze sulle pratiche agricole responsabili per la coltivazione del nostro basilico” spiega Matteo Gori, Presidente della categoria sughi Barilla. “Grazie a questa iniziativa Barilla dimostra ancora una volta la propria attenzione all’ambiente, al territorio e alle persone, valorizzandone il saper fare, per continuare a perseguire un modello di agricoltura sostenibile, capace di integrare tradizione e innovazione”.

Durante il programma, esperti hanno analizzato gli impatti economici e produttivi delle malattie del basilico, illustrando strategie di prevenzione e controllo, riducendo l’uso di agrofarmaci e promuovendo l’agricoltura 4.0. L’uso di strumenti digitali avanzati, come il sistema DSS per la gestione delle malattie, ottimizza i trattamenti, migliorando resa e sostenibilità ambientaleTestimonianze di coltivatori confermano l’importanza della digitalizzazione e della formazione per garantire qualità e sostenibilità.

Barilla ha adottato la certificazione ISCC PLUS per garantire la sostenibilità della propria filiera, con principi che includono la protezione della biodiversità, la conservazione dei suoli e il rispetto dei diritti umani. L’azienda collabora con l’Università di Bologna e il CeRSAA per sviluppare pratiche agricole avanzate e ha creato Basilicum, un applicativo per ottimizzare la raccolta e ridurre gli sprechi.

Per preservare la fertilità del suoloBarilla promuove la rotazione delle colture, riducendo l’uso di fertilizzanti ed erbicidi chimici. Inoltre, i basilicoltori della filiera dedicano il 3% dei loro campi alla biodiversità, favorendo l’insediamento di insetti impollinatori e migliorando l’ecosistema.

Gli accordi triennali tra Barilla e i coltivatori garantiscono continuità produttiva e stabilità economica, sostenendo l’innovazione e premiando la sostenibilità. Dal 2023, la tracciabilità del Pesto Barilla alla Genovese è garantita dalla blockchain di Connecting Food, permettendo ai consumatori di seguire il percorso del basilico dal campo al vasetto in 14 mercati europei.

Barilla investe anche nella sostenibilità del packaging con il progetto “mezzo bianco”, realizzato in collaborazione con Zignago Vetro. I vasetti contengono fino al 65% di vetro riciclato, riducendo l’uso di materie prime e le emissioni di CO2 del 28% rispetto ai contenitori tradizionali. Con oltre 43 milioni di vasetti già prodotti, l’obiettivo è estendere l’uso di questo packaging a tutta la produzione.

Grazie a iniziative concrete come l’Accademia del Basilico e il packaging sostenibileBarilla conferma il suo impegno per l’ambiente, la qualità e l’innovazione nella filiera del basilicodal campo al vasetto.

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