Novità dai principali mercati. Le pillole di Areté su Caffè, Gas ed Energia

Ogni settimana Areté invia gli highlights più significativi sugli andamenti dei mercati delle principali commodity agrifood: caffè, gas ed energia.

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Ogni settimana Aretè invia gli highlight sugli andamenti dei mercati delle principali commodity agrifood, per garantire sempre di disporre di dati aggiornati dalle fonti più autorevoli.

CAFFÈ

Il Dipartimento dell’agricoltura USA, nei FAS report pubblicati a novembre ha marcatamente rivisto a ribasso la produzione di caffè 24/25 in Brasile e in Indonesia rispetto alle previsioni pubblicate circa a metà anno. Per il Brasile, la produzione è stata rivista a ribasso del 6% per la varietà arabica (da 48,2 a 45,5 Mio Bags) e del 3% per la varietà robusta (da 21,7 a 21 Mio Bags). Per l’Indonesia la produzione di robusta è stata rivista a ribasso dell’8% da 9,5 Mio Bags a 8,6 Mio Bags, l’aumento produttivo rispetto alla scorsa campagna si riduce così dal +40% al +36%. Le revisioni, solo parzialmente compensate dall’aumento della produzione colombiana (da 12,4 a 12,9 Mio Bags) e indiana (da 6 a 6,2 Mio Bags), si inseriscono in un contesto di stock già previsti ai minimi dal 2001, di incertezza macroeconomica e di rischi meteo che potrebbero impattare anche sui raccolti 25/26. Le analisi Areté mostrano come i prezzi finanziari del caffè abbiano reagito con marcata volatilità rialzista, invertendo una fase di leggera deflazione. Da inizio novembre, arabica e robusta sono infatti aumentate rispettivamente del 28% e del 21%, da inizio anno l’inflazione risulta invece rispettivamente del 64% e del 72%.

GAS ed ENERGIA

Le analisi Areté mostrano come i prezzi del TTF, da inizio novembre siano aumentati del 20% superando i 45 €/MWh (da inizio anno gli aumenti hanno ormai superato il 69%). Nello stesso periodo il riferimento di prezzo per il mercato elettrico italiano (PUN) ha registrato un +40%. In un contesto di scorte UE ancora elevate i rialzi sono principalmente riconducibili a fattori geopolitici, ma a pesare è anche la ripartenza della domanda in prossimità della stagione fredda e con gli stimoli alle produzioni industriali apportati dalle politiche monetarie meno restrittive della BCE. La domanda implicita UE di gas; a ottobre ha toccato 244.827 Gwh, +30% rispetto a settembre e +7% rispetto a ottobre 2023. Il mercato risulta anche esposto a speculazione, con posizioni nette lunghe degli operatori non-commerciali sul gas a dei record storici.

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