Alla scoperta del Grand Margarita: il twist di lusso del classico cocktail messicano

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Margarita del Flores Coctles di Milano - Photo Credi: Questoeilmassimo


Elegante reinterpretazione del classico celeberrimo drink messicano, il Grand Margarita – alias Cadillac Margarita – è nato negli anni ’80 e dopo una fase di declino è tornato di moda. Tanto che dal 2024 fa parte della lista dell’International Bartenders Association

Vero e proprio simbolo della cultura messicana nel mondo a base di tequila, lime e liquore all’arancia, il Margarita ha aiutato ad elevare il tequila da distillato popolare a ingrediente di lusso. Sono centinaia le varianti ma solo due in particolare si sono imposte sulla scena. Da un lato il Tommy’s Margarita, creato da Julio Bermejo con sciroppo d’agave al posto di triple sec, dall’altro il Grand Margarita, noto anche come Cadillac Margarita, un twist contraddistinto da ingredienti premium.

I due nomi

Elegante e raffinato questo drink ha due nomi altisonanti. Il nome Cadillac Margarita evoca lusso e prestigio, proprio come le iconiche auto americane. Grand Margarita, invece, è un tributo al suo ingrediente distintivo: il Grand Marnier, il celebre liquore francese che, con la sua base di cognac e arance amare, aggiunge al drink profondità e complessità. Ma sia chiaro: qui non è solo il Grand Marnier a fare la differenza. Invece di tequila blanco, si usa tequila reposado – affinata in botti di rovere – per note più intense.

La storia

Come la maggior parte dei grandi classici, anche il Grand Margarita ha origini poco chiare. Alcune teorie lo fanno risalire al Cadillac Bar di Nuevo Laredo, in Messico, una celebre destinazione per gli amanti della tequila situata al confine con il Texas. Altri sostengono che sia nato tra i grattacieli di Manhattan, nel Cadillac Bar di New York, mentre una versione più recente lo collega al celebre ristorante Spago di Wolfgang Puck a West Hollywood negli anni ’80. L’ipotesi più accreditata, tuttavia, porta il nome di Larry J. Cano, fondatore della catena di ristoranti El Torito. Negli anni ’80, il Margarita era il cocktail più richiesto nei suoi locali – nel 1984 ne furono serviti oltre 7 milioni di bicchieri. Per offrire ai clienti una versione più esclusiva, nel 1983 Cano decise di sostituire il classico triple sec con il Grand Marnier, creando così un twist premium, inizialmente ribattezzato Margarita Especial. Ma fu un dettaglio a renderlo memorabile: il bartender preparava il Margarita davanti al cliente, lo agitava esattamente 20 volte e serviva un piccolo shot di Grand Marnier sopra al drink. Il risultato? Un elegante float che conquistò immediatamente il pubblico, trasformando il Cadillac Margarita in un simbolo di esclusività.

Il passato prossimo

Il primo riconoscimento ufficiale per il Grand Margarita avvenne nel 1987, quando il Montreal Gazette ne pubblicò la ricetta, contribuendo alla sua diffusione al di fuori della catena El Torito. Il cocktail all’epoca entrò nei menù dei ristoranti più raffinati, ma negli anni ’90 perse un po’ di popolarità con il declino della mixology classica. Dopo l’inizio del 2000, con il rinnovato interesse per le ricette vintage, il Grand Margarita è tornato alla ribalta. La consacrazione definitiva è arrivata però nel 2024, quando l’International Bartenders Association (IBA) lo ha inserito nella sua lista di cocktail riconosciuti a livello mondiale. Oggi lo troviamo nei cocktail bar di lusso, dove i barman lo interpretano con tequila invecchiate, Grand Marnier d’annata e decorazioni sofisticate.

La ricetta ufficiale IBA

Tecnica: Shake and Strain
Bicchiere: Tumbler basso (o coppetta per un tocco più elegante)
Garnish: Fetta di lime

Ingredienti:

45 ml di tequila 100% agave (reposado)
30 ml di Grand Marnier
15 ml di succo di lime fresco

Preparazione:

Inumidire il bordo del bicchiere con succo di lime e immergerlo nel sale marino per creare una leggera crosta.
Riempire il bicchiere e lo shaker con ghiaccio.
Versare tequila, Grand Marnier e succo di lime nello shaker.
Agitare energicamente per 10 secondi.
Filtrare nel bicchiere e decorare con una fetta di lime.

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