Purple Gin: scopri in anteprima il primo gin alla viola del Canavese

0
23

Tra gli stand più raccolti del Padiglione 14 di TuttoFood — quello dedicato alla Mixology Experience — la mia attenzione è stata catturata da un’esplosione di viola: bottiglie, cioccolatini, packaging, tutto in tonalità inconfondibile. Ecco perché mi sono fermata allo stand dell’azienda Violà.

La bottiglia cattura lo sguardo, il nome incuriosisce. Ma è la storia che raccontano, fatta di memoria e gusto, a spiegare davvero cos’è Violà e perché, dopo il liquore e una vodka alla viola, oggi sia nato anche Purple: il primo gin alla violetta, un prodotto che unisce radici contadine, produzione artigianale e spirito contemporaneo.

L’AZIENDA

Siamo nel cuore del Canavese, a pochi chilometri da Torino, a Chiaverano, un borgo piemontese noto per la predilezione per il gusto di violetta. Non esistono coltivazioni intensive né una varietà tipica del fiore, eppure liquori, sciroppi, caramelle e confetture alla violetta sono parte integrante della cultura del territorio.

È in questo contesto che nasce Violà, liquore alla viola ispirato a una ricetta riscoperta da Emanuela Savoretti, discendente di Lucilla, una donna del posto che preparava sciroppi alle violette con l’alcool fornito dalla distilleria storica Revel Chion, attiva dal 1850. Nasce così una linea che oggi comprende tre prodotti artigianali: Violà (liquore lanciato nel 2017), una vodka (lanciata nel 2019) alla viola e Purple, il primo gin con essenza alla viola. Tutti realizzati in piccoli lotti, con cura artigianale e forte identità territoriale, come ci spiega Annalisa Ronco, una delle tre fondatrici.

L’INTERVISTA AD ANNALISA RONCO

Annalisa, presentaci Violà.
Siamo tre donne, Annalisa, Emanuela e Simona, con formazioni diverse. Io sono architetto, una delle socie è esperta di comunicazione, un’altra di processi produttivi. Abbiamo riscoperto una ricetta della bisnonna di Emanuela e ci siamo innamorate della sua semplicità.

Perché la scelta della viola?
Perché fa parte di noi. In Canavese non ci sono grandi coltivazioni, ma la violetta cresce ovunque nei prati. È un sapore che abbiamo nel DNA.

Come è stato accolto il liquore?
Ottimamente! Viene usato in pasticceria, nei cocktail, come dopo il pasto. È un prodotto versatile e piace per il suo colore naturale e il gusto unico.

Come nasce Purple, il gin alla violetta?
Era il passo successivo naturale. Volevamo un gin che parlasse il nostro linguaggio: territoriale, elegante, diverso. L’abbiamo prodotto pochi giorni fa in appena 160 bottiglie e presentato a TuttoFood per la prima volta, è appena stato inserito nel sito!
Lo abbiamo definito The Violet Vibe per la sensazione unica che sprigiona al primo sorso. 

Le botaniche?
Ginepro, viola, violetta, scorza d’arancia, cardamomo, pepe nero. Equilibrato ma sorprendente.

Quanto costa?
Il liquore costa circa 18 euro, mentre il gin va dai 29 ai 32, a seconda del punto vendita.

Dove siete distribuiti?
Al momento ci occupiamo in autonomia di tutto: produzione, vendita, promozione. Abbiamo un venditore che gira in zona, ma siamo alla ricerca di un distributore. Torino è il nostro primo mercato, ma stiamo esportando anche nel Nord Europa – Svezia, Norvegia, Danimarca – dove la viola è un sapore familiare, legato ai ricordi d’infanzia.

I progetti per il futuro?
Vogliamo ampliare la distribuzione, cercando partner che credano nel nostro approccio artigianale. Il nostro prossimo obiettivo è trovare distributori che condividano la nostra visione.

Infine abbiamo rivolto una domanda alla consulente Ilaria Biegi. Come collabori con Violà?
Lavoro con l’azienda per sviluppare proposte per la mixology: Gin Tonic, Spritz, Aviation… Non sono più dietro al bancone, ma continuo a formare e affiancare bartender. Questo prodotto è un’opportunità creativa fantastica.

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it e MixologyItalia.com