Nasce l’Accademia della cultura enogastronomica italiana

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È stata presentata nell’ambito del lancio della VII edizione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, alla presenza dei rappresentanti istituzionali ed esponenti della filiera produttiva enogastronomica italiana, “ l’Accademia della cultura enogastronomica italiana”, una iniziativa congiunta di Filiera Italia, Coldiretti e Campagna Amica con il Ministero degli Affari esteri per la conoscenza e la promozione del vero made in Italy alimentare nel mondo.

L’iniziativa, illustrata dal Segretario Generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo e dall’Amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, risponde all’esigenza di far conoscere il vero valore aggiunto dell’enogastronomia italiana in tutti i suoi aspetti da quelli qualitativi e di sicurezza a quelli nutrizionali e di sostenibilità fino ad arrivare ai piatti ed agli ingredienti tradizionali attraverso testimonial qualificati nei rispettivi campi. Una vera e propria infrastruttura culturale che unisce da sempre tradizione culinaria italiana – elementi di distintività e competitività dell’agroalimentare Made in Italy – e valore universale della dieta mediterranea da sempre promossi da Coldiretti e Filiera Italia. Uno strumento pratico ed operativo, basato su 8 moduli accessibili su piattaforma digitale e due laboratori esperienziali su olio e vino, rivolto ai professionisti e agli operatori del food service, ma anche alle reti estere di rappresentanza e promozione del settore agroalimentare.

Dalle Università, alle più prestigiose scuole di cucina e alberghiere internazionali , ai buyer e operatori economici, alle ambasciate e reti camerali estere. Uno strumento insomma che, attraverso l’importante e capillare azione di engagement prevista sui principali mercati internazionali, potrà colmare un deficit di conoscenza importante sul nostro vero made in Italy alimentare consentendo di far capire meglio le differenze esistenti con il falso made in Italy che vale a livello globale oltre 120 miliardi di euro (oltre il doppio del nostro export). Un mercato oggi a noi sottratto ma che, con l’importante e capillare azione di educazione e formazione che lo strumento dell’Accademia si propone, potrà diventare una importante opportunità da sostituire con il made in Italy autentico.