Le minacce dei dazi preoccupano i produttori di Grana Padano, che oggi hanno celebrato, in occasione dell’Assemblea del Consorzio di Tutela, un 2024 ricco di successi ed il 70esimo anniversario di fondazione.
“Nel 2024 abbiamo proseguito nella crescita delle produzioni avviate negli ultimi anni – ha sottolineato il presidente del Consorzio di Tutela, Renato Zaghini – abbiamo performato ottimamente all’estero e in Italia e siamo stati la destinazione più redditizia al mondo per il latte da silomais”.
Ma la guerra dei dazi rischia di imporre modifiche drastiche agli investimenti e non solo verso gli Stati Uniti, terzo mercato estero per il Grana Padano nel 2024 con oltre 215mila forme esportate lo scorso anno, con un incremento di oltre 10 punti percentuali sull’anno precedente.
“Siamo fiduciosi che il Governo troverà il modo di attenuare molto l’impatto delle misure minacciata da Trump – ha sottolineato il Direttore Generale, Stefano Berni -. Tuttavia, va sottolineato che il sistema Grana Padano, indipendentemente dall’avvento dei nuovi dazi, si sta intensamente impegnando fuori dall’Italia secondo precise strategie che già nel 2024 hanno portato il 51,2% della produzione oltre confine, puntando anche verso altri paesi oltre gli Stati Uniti, che comunque non raggiungono neppure l’8% del totale esportato. Quindi non possiamo inventarci nulla di aggiuntivo all’estero. E come abbiamo superato l’embargo russo e dazi 2020 di Trump, ce la caveremo anche stavolta. Ma è una grave penalizzazione di cui faremmo molto volentieri a meno”.
Il Consorzio Grana Padano in cifre
Su base territoriale, la produzione del 2024 ha visto di nuovo Mantova come territorio più produttivo con 1.703.192 forme, pari al 30,22% del totale di 5.635.153 lavorate in 135 caseifici. Seguono come avviene da anni Brescia, Cremona, Piacenza e Vicenza. Il 65,21% è stato lavorato da cooperative, il 34,79 da industrie. I caseifici produttori sono complessivamente 135.
PROVINCIA |
N° Caseifici |
Forme Prodotte |
% |
Mantova |
27 |
1.703.192 |
30,22% |
Brescia |
29 |
1.349.581 |
23,95% |
Cremona |
9 |
938.455 |
16,65% |
Bergamo |
3 |
124.288 |
2,21% |
Lodi |
4 |
97.558 |
1,73% |
Pavia |
1 |
7.315 |
0,13% |
Regione Lombardia |
73 |
4.220.389 |
74,89% |
Piacenza |
19 |
628.673 |
11,16% |
Regione Emilia Romagna |
19 |
628.673 |
11,16% |
Padova |
2 |
125.980 |
2,24% |
Rovigo |
1 |
17.518 |
0,31% |
Vicenza |
11 |
364.458 |
6,47% |
Verona |
11 |
103.676 |
1,84% |
Regione Veneto1 |
25 |
611.632 |
10,85% |
Trento |
15 |
131.621 |
2,34% |
Regione Trentino Alto Adige |
15 |
131.621 |
2,34% |
Cuneo |
3 |
42.838 |
0,76% |
Regione Piemonte |
3 |
42.838 |
0,76% |
Totale Prodotto |
135 |
5.635.153 |
100,00% |
1 C1 Considerando anche il latte proveniente dalle stalle venete lavorato per la produzione di Grana Padano sia dentro che fuori regione, la percentuale raggiunge il 14,74%.
Per quanto riguarda l’andamento del mercato nazionale dei Formaggi Duri Tipici Italiani, nel 2024 ha registrato un volume di 142mila tonnellate ed il Grana Padano si è confermato leader con una quota del 42,5%, davanti a Parmigiano Reggiano e agli altri formaggi duri, e con un prezzo medio di circa 17 euro al kg.
Il 2024 è stato l’anno del primato delle esportazioni. Dopo l’andamento particolarmente positivo registrato nel 2023, infatti l’export di Grana Padano DOP ha continuato a crescere anche nel 2024, nonostante le criticità legate al contesto politico internazionale, raggiungendo le 2.685.542 forme esportate. L’incremento del 9,15% su base annua riflette una crescita solida e omogenea nei principali mercati di riferimento.
Questo dato conferma il forte orientamento internazionale del prodotto, che ha visto il 51,8 % della produzione marchiata nel 2024 è stata destinata ai mercati esteri a testimonianza del consolidato apprezzamento del Grana Padano DOP a livello globale.
N° Forme |
2023 |
2024 |
Var. % 2024 vs 2023 |
Europa |
2.038.733 |
2.204.482 |
8,13% |
di cui paesi UE |
1.853.643 |
2.016.949 |
8,81% |
Resto del Mondo |
421.729 |
481.060 |
10,18% |
Totale Export |
2.460.462 |
2.685.542 |
9,15% |
L’Europa con 2.204.482 forme ha assorbito oltre l’82% delle esportazioni di Grana Padano DOP, registrando un incremento dell’8,13% rispetto al 2023.
La Germania consolida la sua posizione di principale destinatario con 633.718 forme e una crescita dell’8,12%. La Francia segue con 319.205 forme, in aumento del 10,55%. I Paesi del Benelux registrano un incremento del 2,41%, raggiungendo un totale di 214.564 forme. La Spagna cresce del 10,16%, arrivando a 163.274 forme, mentre il Regno Unito cresce del 6,64% con 149.502 forme. La Svizzera registra un incremento del 3,76%, raggiungendo 146.835 forme, mentre l’Austria segna la crescita più significativa con un +15,31% e 91.122 forme. La Svezia, infine, registra un aumento del 9,39%, con un totale di 70.669 forme.
Nel resto del mondo, i mercati, dopo l’espansione registrata nel 2023, presentano un incremento del 10,18%, per un volume complessivo di 668.593 forme. Questo risultato è stato trainato in particolare dagli Stati Uniti, con un incremento del 10,53% e un volume di 215.037 forme, e dal Canada, che ha registrato una crescita del 18,27%, raggiungendo 76.953 forme. Entrambi i Paesi si confermano tra i principali mercati di sbocco per il Grana Padano.
Presenti all’assemblea
Hanno portato il loro saluto all’assemblea Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Massimiliano Giansanti, presidente Confagircoltura, Raffaele Drei, presidente Fedagri, Gianmichele Passarini, vice presidente CIA, Tommaso Battista, presidente Copagri, Paolo Zanetti, presidente Assolatte, e Nicola Cesare Baldrighi, presidente Origin Italia.
L’Assemblea ha visto la partecipazione del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida ed un videomessaggio di saluto del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Consorzio Tutela Grana Padano. Del Consorzio Tutela Grana Padano fanno parte 142 aziende. Sono 122 quelle di lavorazione, che gestiscono 135 caseifici produttivi, 142 gli stagionatori e 197 preconfezionatori di porzionato, grattugiato e CET.
Nel periodo gennaio marzo 2025 sono state prodotte1.632.065 forme, con un incremento del 2,79% sullo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel 2024 sono state lavorate 5.635.153 forme con un aumento del 3,27% rispetto all’anno precedente, trasformando circa 2.953.196,232 tonnellate di latte munto in 3.576 stalle. L’intera filiera produttiva del prodotto a denominazione d’origine protetta più consumato nel mondo conta così su 50mila persone coinvolte.
In crescita anche l’export. Nel 2024, le forme vendute all’estero sono state 2.685.542 Forme (+9,15% vs 2023), pari a 104.494,400 tonnellate.
Nel 2024 la produzione lorda vendibile di formaggio consumo è stata di 4.000.000.000 euro, ripartita tra Italia con 1.800.000.000 euro, pari al 48,8%, ed estero con 2.200.000.000, equivalente al 51,2%. Queste performance confermano il Grana Padano il formaggio DOP più consumato nel mondo.
Dal 1954 il Consorzio Tutela Grana Padano garantisce il rispetto della ricetta tradizionale e la sua alta qualità riconoscibile e ritrovabile in ogni singola forma prodotta. Il 24 aprile 2002 un decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha riconosciuto al Consorzio le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi a Grana Padano nella sua natura di prodotto DOP, ovvero a Denominazione di Origine Protetta.
Leggi la notizia anche su Horecanews.it