Snack: il 94% dei consumatori li mangia per gratificarsi. Il Rapporto di Mondelēz International

Mondelēz svela come gli snack siano diventati sinonimo di gratificazione personale e benessere emotivo, con il gusto che resta la priorità dei consumatori.

0
164

Gli snack sono diventati un piccolo lusso quotidiano a cui i consumatori di tutto il mondo non vogliono rinunciare. È quanto emerge dal sesto rapporto annuale “State of Snacking™” pubblicato da Mondelēz International, uno studio globale che analizza le abitudini e le tendenze dei consumatori nel settore degli snack.

Lo snack come momento di gratificazione personale

Il rapporto, sviluppato in collaborazione con The Harris Poll e che ha coinvolto migliaia di consumatori in 12 paesi, evidenzia come gli snack rappresentino un modo conveniente ed economicamente efficace per trovare soddisfazione nella vita quotidiana. Questo probabilmente spiega perché il consumo di biscotti e gallette sia in aumento, con un incremento del 5% nell’ultimo anno della percentuale di consumatori globali che li consuma almeno una volta alla settimana.

I dati mostrano che ben il 94% dei consumatori è probabile che mangi uno snack come premio o gratificazione, mentre il 76% lo fa per ottenere un’iniezione di buonumore durante la giornata. Come afferma Melissa Davies, Senior Manager, Global Insights & Trendspotting di Mondelēz International: “Gli spuntini golosi sono l’espressione perfetta della ‘cultura del piccolo piacere’: una fuga comoda e confortante dalla routine quotidiana. Le persone vedono gli spuntini come una meritata ricompensa e un modo per rilassarsi dopo una lunga giornata“.

Un nuovo approccio al benessere: equilibrio tra salute e piacere

Il rapporto evidenzia un importante cambiamento nella percezione del benessere alimentare. Il 48% dei consumatori americani (utenti internet di età 18+) concorda che mangiare in modo sano significa “bilanciare tra scelte sane e indulgenza, senza essere eccessivamente restrittivi”. Questo nuovo approccio si riflette anche nelle preferenze di consumo: il 73% dei consumatori preferirebbe avere una porzione più piccola di uno snack sfizioso piuttosto che una porzione più grande di una versione alternativa a basso contenuto di grassi o zucchero, con percentuali che salgono all’86% in Indonesia e all’80% in India.

Quando si tratta di scegliere uno snack, il gusto resta prioritario: l’83% dei consumatori non vuole sacrificare il sapore quando sceglie snack indulgenti, con picchi dell’88% in Brasile. Inoltre, il 76% dei consumatori afferma di preferire prendersi del tempo per gustare uno snack sfizioso piuttosto che concentrarsi sugli ingredienti, con percentuali che salgono all’83% in Canada e Stati Uniti e all’82% nel Regno Unito.

Gli snack come strumento di benessere emotivo

Un dato particolarmente interessante riguarda il legame tra snack e benessere emotivo. L’81% dei consumatori afferma di fare spuntini per ritagliarsi un momento di tranquillità, con un significativo aumento del 9% rispetto all’anno precedente. Inoltre, l’80% dei consumatori dichiara di usare gli snack per coccolarsi dopo una giornata produttiva.

Gli snack sembrano essere diventati una delle poche concessioni che i consumatori si permettono nella vita quotidiana, come conferma il 77% degli intervistati che concorda con l’affermazione “lo snacking è una delle poche indulgenze che ho in questi giorni”. I consumatori cercano sempre più occasioni per concedersi qualcosa, e molti si concentrano sul concedersi uno snack per migliorare il benessere emotivo generale. Che si tratti di celebrare un traguardo personale o semplicemente di riconoscere di aver superato una giornata difficile, gli snack rappresentano un piccolo ma significativo modo per prendersi cura di sé.

Leggi la notizia anche su Horecanews.it