Blue Turtle: caffè specialty, vinili e musica jazz nel salotto di Chiaia

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A pochi passi da Piazza Amedeo, nel cuore pulsante del quartiere Chiaia a Napoli, tra le vetrine chic di passeggiata Colonna, piccola stradina magicamente astratta dai ritmi convulsi che si consumano alle sue spalle, si distingue l’insegna del Blue Turtle, una tra le poche caffetterie in città dove è possibile sorseggiare un caffè specialty ascoltando musica jazz e d’autore.

Uno spazio nato poco più di un anno fa, dove gli ambienti dalle tonalità calde e rilassanti sono accoglienti, l’atmosfera è intima e riservata, e il padrone di casa, Carlo Manna, grafico pubblicitario melomane folgorato dalla passione per l’oro nero, ha un talento innato nel far sentire a proprio agio quelli che non ama chiamare avventori ma amici, al più ospiti.

Un obiettivo sfidante il suo, quasi una missione, mescolare le carte e puntare nella città patria dell’espresso napoletano sulla dimensione degli specialty, portando in dote nello stesso progetto il suo amore per la musica, quella jazz in particolare, e per i vinili.

“Immaginavo un luogo che fosse rifugio dalla vita frenetica, in cui le persone potessero rilassarsi, sentirsi a proprio completo agio allentando i ritmi, prendendosi del tempo per sé, per dirla alla De Crescenzo maniera, dove il tempo si potesse “allargare” – spiega Carlo – e mi sono ispirato al carapace della tartaruga, simbolo di raccoglimento, protezione, sicurezza ma anche di un approccio slow all’esistenza che è quello al quale sono da sempre fedele. 

Il caffè poteva rappresentare un elemento di continuità con questa filosofia e di aggregazione potente, anche di persone appartenenti a culture diverse. Ma non poteva certo essere quello trangugiato distrattamente e velocemente al banco. Lo specialty anche in questo, rispetto all’espresso napoletano, rappresenta la formula perfetta, richiede un diverso approccio, un vero rituale da godere con calma e attenzione, un’esperienza per gusto e olfatto.”

Formatosi a Verona, alla Coffee Training Academy con Davide Cobelli, Carlo ha così dato vita ad una caffetteria d’ascolto, sul modello delle kissaten giapponesi e dei listening bar occidentali, oggi frequentata soprattutto da turisti stranieri anche se il pubblico degli italiani è in crescita: “chi viene a trovarci – dice Carlo – tende ad affezionarsi e a tornare.”

Di giorno il Blue Turtle propone speciality coffee ottenuti attraverso diversi metodi di estrazione, dall’espresso, al filtro, al cold brew, con i chicchi selezionati della Garage Coffee Bros ai quali presto si aggiungeranno altri torrefattori stranieri. I caffè sono serviti accompagnati da torte artigianali locali ma anche da dolci internazionali come la basbousa, il banana bread o i cinnamon rolls.

La sera il cambio d’abito e di atmosfere: il Blue Turtle si veste da listening cocktail bar, con sessioni live di musica jazz il venerdì ed un’interessante proposta di drink, con un focus soprattutto su quelli a base London Dry Gin. Da provare il Conte a Napoli, un Negroni servito nella cuccumella napoletana con caffè macinato grossolanamente.

Lo spazio è poi aperto ad eventi culturali, alla presentazione di libri, ed è un record store con una selezioni di vinili che è possibile acquistare. Oggi in bella mostra c’è quello di Gerald Cannon, poche settimane fa ospite del Blue Turtle per un caffè ed un cocktail. “Sogno che un giorno possa venire a suonare da noi” confida Carlo e, considerata la sua propensione a trasformare i desideri in realtà, non è escluso che possa accadere, anche presto.

Blue Turtle   
Piazza Amedeo, 16 c/ Passeggiata Colonna 
Tel 081 612 4356
Facebook Page: https://www.facebook.com/blueturtleNapoli

Photo Credit: Giorgio Cossu