Centrale del Latte d’Italia, approvato il resoconto intermedio di gestione

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Angelo Mastrolia

Il Consiglio di Amministrazione di Centrale del Latte d’Italia S.p.A. – terzo operatore italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata – riunitosi sotto la presidenza di Angelo Mastrolia, ha approvato i risultati al 30 settembre 2024.

Nei primi nove mesi del 2024, la Società ha registrato un fatturato pari a 254,1 milioni di Euro, rispetto ai 250,8 milioni di Euro dello stesso periodo dell’esercizio 2023, con un incremento dell’1,3% grazie ad un  aumento dei volumi di vendita nel settore Dairy ed in particolare del mascarpone e un prezzo medio di vendita  più elevato volto a contrastare gli aumenti che hanno caratterizzato il settore del latte, della panna e del burro.

Il margine operativo lordo (EBITDA) al 30 settembre 2024 si attesta a 25,7 milioni di Euro, contro i 24 milioni di Euro al 30 settembre 2023, con un incremento del 7%. L’EBITDA margin del 10,13% risulta essere in aumento rispetto al 9,6%, riportato nel terzo trimestre del 2023.

Il risultato operativo (EBIT) al 30 settembre 2024 è pari a 14,2 milioni di Euro, rispetto agli 11,8 milioni di  Euro registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente, con un incremento del 20,1%.

CLI registra, quale risultato ante imposte, 11,8 milioni di Euro, rispetto agli 8,8 milioni di Euro registrati alla fine del terzo trimestre dell’esercizio precedente, con un incremento del 34,1%.

L’utile netto risulta pari a 8,3 milioni di Euro, in aumento rispetto al 30 settembre 2023, il cui dato era pari a 6,3 milioni di Euro (+ 31,7%).

La posizione finanziaria netta è pari a -22,9 milioni di Euro, sostanzialmente stabile rispetto ai -20,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2023.

Prospettive future della società

Gli Amministratori della Società escludono impatti negativi significativi sulla performance futura, sebbene le previsioni siano difficili da formulare data l’incertezza economica globale:

Considerando il breve lasso di tempo storicamente coperto dal portafoglio ordini della Società e le difficoltà ed incertezze della attuale situazione economica globale non risulta agevole formulare previsioni sull’andamento futuro della Società, che appare comunque molto positivo considerato i risultati effettuati nel terzo trimestre. La società continuerà a prestare particolare attenzione al controllo dei costi ed alla gestione finanziaria, al fine di massimizzare la generazione di free cash flow da destinare sia alla crescita organica per via esterna che alla remunerazione degli Azionisti. 

La Società non ha possibilità di prevedere in quale misura la situazione economica globale possa influire sulle prospettive della Società per la chiusura dell’esercizio e per l’esercizio 2025, ma gli Amministratori ritengono, sulla base delle informazioni disponibili alla data di predisposizione della presente relazione, di escludere ragionevolmente impatti negativi significativi.

Il Gruppo Centrale del Latte d’Italia e Newlat Food, azionista di maggioranza dal 1° aprile 2020, rappresentano oggi il terzo operatore italiano del settore Milk & Dairy. 
Newlat Food è un primario player multinazionale, multi-brand, multi-prodotto e multi-canale nel settore agroalimentare italiano ed europeo, con un portafoglio di oltre 30 marchi storici e riconosciuti a livello internazionale. Il Gruppo è leader in diverse categorie, tra cui pasta e prodotti da forno, latticini, pesce e alimenti in scatola, oli alimentari, piatti pronti e prodotti speciali come alimenti per la nutrizione infantile e per il benessere. 
Gruppo Centrale del Latte d’Italia, con 7 stabilimenti produttivi e circa 650 dipendenti, produce e commercializza circa 120 prodotti che vanno dal latte e suoi derivati agli yogurt e alle bevande vegetali che vengono distribuiti con diversi marchi, tra i quali TappoRosso, Polenghi, Mukki, Tigullio, Vicenza, Giglio, Matese, Centrale del Latte Salerno, Optimus, Torre in Pietra, Ala, Fior di Salento sui territori di riferimento attraverso la grande distribuzione e i canali tradizionali.

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