Con l’arrivo del Natale 2024, l’industria e la distribuzione alimentare si preparano con anticipo per far fronte a una stagione che si prevede particolarmente positiva. Il Sole 24 Ore evidenzia che i produttori hanno avviato in anticipo gli ordini per panettoni e pandori, una mossa strategica per ridurre i rischi legati ai ritardi nelle consegne, un problema ricorrente durante questo periodo. Nonostante le difficoltà logistiche, le previsioni indicano una crescita delle vendite: i tradizionali dovrebbero registrare un aumento delle vendite attorno al 4%, mentre i farciti potrebbero vedere un incremento del 2%.
Previsioni di vendita: panettone e pandoro in crescita nel 2024
Le analisi di mercato suggeriscono un clima favorevole per gli acquisti natalizi. Secondo i dati forniti da Unione Italiana Food, nel 2023 il panettone ha visto una produzione di 37.647 tonnellate, con un incremento del 3,5% rispetto al 2022, e un valore di 237,9 milioni di euro (+6,5%). Per il pandoro, la produzione è stata di 32.073 tonnellate (+4,1%), con un valore di 165,2 milioni di euro (+5,9%).
«A fine novembre – conferma al Sole 24 Ore Marco Brandani, amministratore delegato di Maina Panettoni – siamo a circa il 60% degli ordini ed è difficile fare previsioni certe, ma i segnali ci sono tutti. Stiamo parlando di un volume di circa quasi 95 milioni di dolci, a livello nazionale, che vengono acquistati dall’8 dicembre in avanti». Anche per Le Tre Marie, brand di Galbusera, si prevede un anno con il segno positivo. «Abbiamo già superato gli ordini dell’anno scorso – dichiara al Sole 24 Ore Roberto Serra, ad di Galbusera – e abbiamo ancora una stima di almeno altri 2mila quintali. Questo anticipo di stagione è molto positivo perché permette di pianificare la produzione in modo più accurato, riducendo il rischio di invenduto».
Inflazione e aumenti dei prezzi delle materie prime
Nonostante le previsioni favorevoli, i produttori di panettoni e pandori devono affrontare le difficoltà legate all’aumento dei prezzi delle materie prime che hanno caratterizzaato gli ultimi 3 anni, in particolare per lo zucchero e il cacao e soprattutto per il burro. Paolo Isolati, consigliere di amministrazione di Bauli, ha sottolineato al Sole 24 Ore: «Il burro destinato alle aziende ha raggiunto livelli mai visti in passato, da 37 anni a questa parte, avendo superato ampiamente gli 11 euro al chilo. Le aziende e la distribuzione stano cercando di calmierare questi aumenti e ritengo che al consumo non ci saranno grandi scostamenti rispetto all’anno precedente. Anno in cui, comunque, già avevamo assorbito l’incremento di valore sul prezzo finale».
Anche i costi di uvette e cioccolato sono aumentati, ma molte aziende stanno cercando di mantenere i prezzi competitivi per non perdere acquirenti, come ha specificato Roberto Serra di Galbusera: «Anche quest’anno abbiamo assorbito noi la maggior parte dei rincari per non stravolgere le soglie di prezzo al consumatore»,
Strategie di marketing e rilancio dei brand
Quest’anno, le aziende stanno puntando anche su un rinnovato posizionamento dei loro brand. Bauli, ad esempio, sta ridefinendo la sua strategia comunicativa e ha riposizionato il marchio Motta in una fascia premium, con una gamma completamente rinnovata. Anche Paluani, marchio, acquisito dal gruppo Katjes International tramite la caontrollata italiana Sperlari, sta vivendo un periodo di grande rilancio, con un’immagine rinnovata e un focus sulla tradizione, attraverso il racconto dell’Officina Dolciaria Verona, che da oltre cento anni realizza ricette artigianali.
«Ce l’abbiamo messa tutta per recuperare il terreno perduto – dichiara al Sole 24 Ore Fabrizio Prosperi, group brand manager di Paluani – e la scorsa campagna abbiamo raddoppiato la nostra quota. Attualmente abbiamo superato il 3%, ottimo risultato considerando da dove partivamo».
Balocco, dopo il “pandoro-gate”, arriva al Natale 2024 con una nuova comunicazione e un’immagine fresca, con la speranza di recuperare la fiducia dei consumatori. Maria De Vivo, responsabile marketing di Balocco, ha dichiarato «Anche per noi è presto fare previsioni perché il grosso delle vendite arriva all’ultimo, ma stiamo assistendo a una ripresa dei volumi e una buona risposta dei consumi»
Le novità dei prodotti: panettoni e pandori con nuove varianti
Oltre ai classici, le aziende puntano quest’anno su varianti gourmet e mini versioni. Paluani ha lanciato la nuova linea “I Golosi”, che include panettoni e pandori arricchiti con creme artigianali e finiture pregiate. Maina ha creato nuove varianti con caramello salato, cioccolato, amarene e anche crema allo spritz. Le Tre Marie, invece, si concentra su varianti di pasticceria con creme da aggiungere con la sac à poche, mentre Balocco continua a proporre il successo della linea Maxiciok, con gusti come caramello, pistacchio e nocciola, e il panettone al tiramisù, che riscuote grande successo all’estero
Panettone, simbolo del Made in Italy
Il panettone, simbolo della tradizione natalizia italiana, continua a crescere anche all’estero. Luca Ragaglini, vice direttore di Unione Italiana Food, ha sottolineato che, oltre ai Paesi con una forte presenza di italiani, il panettone è visto come un vero e proprio assaggio di Italianità. Le esportazioni di panettone nel 2023 hanno raggiunto il 19% della produzione, per un valore di 112 milioni di euro. I principali mercati esteri sono Francia, Germania, Belgio, Regno Unito e Svizzera in Europa, e Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile e Argentina al di fuori del continente europeo.
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