Crescita e innovazione nel mercato del whisky: le previsioni per il 2025

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Il whisky è senza dubbio uno dei piaceri più apprezzati al mondo. Secondo una recente indagine pubblicata da Statista, si stima che nel 2024 il mercato globale del whisky raggiungerà i 89 miliardi di dollari, segnando per la prima volta un ritorno ai livelli pre-pandemia, superando gli 86 miliardi registrati nel 2019. Secondo le proiezioni, il settore è destinato a crescere fino a 104 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, con un aumento complessivo del 18% e un tasso di crescita annuale composto al 3,2%. Questa dinamica è confermata anche dalle tendenze social: solo su Instagram si contano infatti ben 23 milioni di post in cui sono presenti gli hashtag #whisky o #whiskey.

In un articolo riportato recentemente dal Financial Times si è cercato di far luce sulle evoluzioni del settore in termini di consumatori: il sito britannico indica che i Millennial stanno diventando sempre più esigenti, prediligendo la qualità rispetto alla quantità, mentre il mercato dei più giovani, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, ha visto un aumento del 25% anno su anno del consumo di whisky dal 2021, secondo un sondaggio a cura di YouGov – spiega Chiara Pigini, marketing manager di Mavolo Beverages – Inoltre un rapporto di Distill Ventures stima che le donne rappresentino oltre il 35% dei bevitori di whisky nel Regno Unito e negli Stati Uniti: questi dati dimostrano come il settore sta coinvolgendo un bacino sempre più ampio di consumatori”.

Questo slancio del mercato, anche tra i giovani, è da ricondurre alle innovazioni creative e alle proposte uniche ideate dalle aziende specializzate: le realtà sono sempre alla ricerca di spunti o idee che raggiungano un pubblico sempre più vasto di utenti, senza mai perdere di vista la qualità dei prodotti. Tra i protagonisti troviamo Brave New Spirits, brand produttore di whisky scozzesi che ha recentemente lanciato la linea Whisky Heroes ridefinendo il concetto di etichetta e storytelling: le loro bottiglie, caratterizzate da vivaci illustrazioni in stile fumetto, combinano un’esperienza innovativa con la qualità premium del prodotto, attirando un pubblico sempre più diversificato. “La capacità d’innovare, mantenendo un forte legame con la tradizione, si conferma un motore di crescita per l’intero mercato. Le proposte audaci come quelle di Whisky Heroes, distribuite nel catalogo premium di Anthology, non solo intercettano i gusti delle nuove generazioni, ma contribuiscono anche a consolidare il posizionamento del whisky come una scelta contemporanea e dinamica nel panorama delle bevande alcoliche. Il settore si conferma capace di evolversi e conquistare nuovi mercati, rafforzando il proprio ruolo di protagonista tra i prodotti premium”, conclude Chiara Pigini.

Ma quali saranno le principali tendenze del whisky nel 2025? Secondo il sito specializzato Verified Market Reports 7 trend caratterizzeranno il settore:

Premiumization: i consumatori mostrano un crescente interesse per prodotti premium, come whisky artigianali o varietà invecchiate, apprezzati per le loro esperienze sensoriali uniche e memorabili.
Diversità di sapori: il boom delle distillerie artigianali ha ampliato ingredienti e tecniche di produzione, offrendo una gamma sempre più ampia di spirits innovativi accanto alle varietà tradizionali.
Ready-to-Drink (RTD): i whisky pronti da bere stanno guadagnando popolarità grazie alla loro praticità, conquistando in particolare le nuove generazioni.
Cocktail al whisky: questa acquavite di cereali si sta affermando come un ingrediente versatile e ricco di complessità, rendendolo sempre più centrale nella mixology moderna.
Turismo del whisky: cresce l’interesse per esperienze immersive nelle regioni di produzione di questo distillato, con viaggiatori desiderosi di scoprire la cultura e i processi produttivi che lo caratterizzano.
Whisky in cucina: il whisky è sempre più utilizzato come ingrediente culinario per esaltare i sapori dei piatti, con chef di tutto il mondo che ne esplorano le potenzialità creative.
Whisky come investimento: collezionisti e investitori puntano su prodotti rari e invecchiati, considerati beni di valore oltre che di consumo.

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