Global mixology: una distilleria queer a Londra, sakè al distributore automatico, gin ancora in crescita  

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Dopo il successo di Queer Gin, parte la campagna di crowdfunding per realizzare a Londra la prima distilleria cooperativa gestita dalla comunità LGBTQ+. In una stazione giapponese spunta il distributore automatico di sakè per rilanciare il distillato in difficoltà. Vendite globali di gin ancora in crescita grazie anche all’Italia. Ecco le notizie dal mondo di mixology e distillati selezionate dai media internazionali.

Una distilleria LGBTQ+ per spiriti queer

La britannica Queer Spirits ha lanciato una campagna di crowdfunding con cui punta a raccogliere da un minimo di 100mila e fino a 300mila sterline (da 117mila a oltre 350mila euro) per costruire a Londra la prima distilleria al mondo di proprietà della comunità LGBTQ+. Lo riferisce The Spirits Business.

Fondato nel 2022 dai coniugi Oli Powell e Jon Gronow, il marchio Queer Spirits ha debuttato sul mercato con il progetto pilota Queer Gin, venduto online e andato esaurito in poco tempo. Tutti qui l’idea di aprire una raccolta crowdfunding per creare un “nuovo spazio queer vibrante in cui gli spiriti possono essere creati, le storie condivise e la comunità celebrata”. I piani dell’azienda prevedono il lancio di vodka, rum e tequila, quest’ultimo in collaborazione con una distilleria guidata da donne a Jalisco, in Messico.

I fondatori di Queer Spirits Oli Powell e Jon Gronow – Photo Credit: Queer Gin

Sakè per (quasi) tutti al distributore automatico

I distributori automatici di bevande all’interno delle stazioni ferroviarie non sono certo una novità in tutto il mondo, ma di solito si limitano a offrire acqua minerale, bibite analcoliche e, al limite, qualche birra, non certo distillati ad alta gradazione alcolica. Ora però in Giappone, all’interno della caffetteria The Kanaya Terrace nella stazione della Tobu Railway Company a Nikko (cittadina a 140 km a nord di Tokyo), ha fatto la sua comparsa il primo distributore automatico di sakè, che offre quattro diverse referenze del tipico distillato nipponico, tutte prodotte nella zona (prefettura di Tochigi): Nikko Homare (sakè puro) Watanabe Sahei Shoten, Nikkoji (sakè raffinato) Katayama Shuzo, Shaso Kobayashi Jozo e Tentaka Tentaka Shuzo.

Questo non significa comunque che potranno comprarle tranquillamente anche i minorenni. Come si legge su The Drinks Business, i clienti devono acquistare al bancone del bar degli appositi gettoni, venduti a gruppi di tre per l’equivalente di poco più di 7 euro: ogni gettone consente di ottenere al distributore una tazzina del sakè selezionato. L’iniziativa, pianificata sino a fine agosto, è pensata soprattutto per far conoscere i distillati locali ai turisti, in un momento difficile per i produttori di sakè che devono fronteggiare i prezzi volati alle stelle del riso, ingrediente fondamentale di questa bevanda.

Whisky e tequila crescono, ma il gin non molla

Citando i dati di ISWR riportati dall’analista di Redburn Atlantic Chris Pitcher nel corso dell’annuale conferenza Ginposium, The Spirits Business nota come i consumi globali di gin siano cresciuti ancora nel 2024 del 2% a volumi. Un rallentamento rispetto al +4% dell’anno precedente, ba circa 14 miliardi di dollari, grazie al generale aumento dei prezzi di questo distillato.

A trainare la crescita lo scorso anno sono stati in particolare mercati come l’Italia e l’India, mentre sono calate ancora le vendite in Usa, Uk e in gran parte dell’Europa occidentale. A livello internazionale, negli ultimi 10 anni whisky e tequila hanno registrato i maggiori aumenti di vendite mentre sono calate le quote di vodka, rum e brandy. Il gin non ha comunque smesso di crescere, registrando fra il 2019 e il 2024 un +25% a volumi e +29% a valore. In particolare, il gin è diventato la quarta categoria più venduta fra gli alcolici premium-plus, superando la vodka.

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it e MixologyItalia.com