Il 24 aprile Milo Manara, il gin J-Rose e l’arte della mixology in scena all’Antiquario di Napoli

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Fervono i preparativi all’Antiquario di Napoli, ultime ore prima dell’arrivo di Milo Manara atteso insieme a Dario Rosselli dai padroni di casa Alex Frezza e Francesco Cappuccio, una tappa speciale presso lo storico speakeasy partenopeo che precede la sua partecipazione al Comicon con un aperitivo dedicato al rapporto tra “Arte e mondo della mixology”.

Protagonista sarà lui, l’uomo che ha conquistato la ribalta internazionale come maestro del fumetto erotico italiano, celebre per le donne bellissime, sensuali, avventuriere nate dalla sua matita e che ne hanno fatto un mito: da Jolanda de Almaviva, a Claudia, Miele, e poi Anna Rita, Molly, Gullivera e decine di altre.

Foto di Salvio Parisi

Ma cosa porta l’artista passato alla storia per le collaborazioni con sceneggiatori del calibro di Hugo Pratt (Tutto ricominciò con un’estate indiana ed El Gaucho), Federico Fellini (Viaggio a Tulum e Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet) e Alejandro Jodorowsky (I Borgia) a varcare la soglia del tempio della mixology partenopea?

Per comprenderlo bisogna fare un passo indietro nel tempo, esattamente a due anni fa, quando il suo percorso si incrocia con quello di Dario Rosselli, fondatore dell’atelier Affreschi & Affreschi, specializzato nella progettazione di parati sartoriali materici, veri e propri “muri che si arrotolano e non si sgretolano” nonostante siano realizzati con un impasto a base di Marmo di Carrara e Travertino Romano.

In occasione del Natale, semplicemente per gioco, Rosselli decide di regalare ai suoi clienti dei distillati. Per rendere il dono speciale utilizza etichette personalizzate da Manara, che collabora con lui anche per altri progetti, e realizzate con il materiale della sua “carta speciale”.

L’entusiasmo di chi le riceve esplode oltre ogni aspettativa e così l’imprenditore individua una distilleria salentina con la quale produrre un suo London Dry Gin.

Lo veste con otto diverse etichette firmate dal padre del fumetto erotico, studiate per poter essere staccate e riutilizzate come opere da incorniciare, e aggiunge un ulteriore tocco di originalità con un pugnale conficcato nel tappo che può essere estratto diventando un ciondolo.

Entro soli quattro mesi nasce J-Rose, un gin aromatizzato con nove pregiate botaniche che affascina non solo con il suo packaging fortemente riconoscibile per la bellezza delle icone seducenti protagoniste delle etichette, ma anche per il suo profilo olfattivo caldo e pungente, dove i sentori agrumati di mandarino e bergamotto si mescolano con quelli delicati di fiori bianchi e quello dolce del fico d’India.

Un progetto e una storia dai quali si partirà all’Antiquario in occasione dell’incontro con Manara per esplorare un tema, quello delle contaminazioni tra arte e mondo della mixology, che arricchisce e coinvolge sempre più la dimensione degli spirits, da tempo in profonda e continua trasformazione.