Alla scoperta del Paloma: storia, curiosità, varianti

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Cocktail tipico del Messico, dove è più popolare anche del classicissimo Margarita, da qualche anno il Paloma va forte anche dalle nostre parti, soprattutto d’estate, tanto che – secondo l’autorevole testata Drinks International – nel 2024 era in nona posizione nella classifica dei drink più richiesti in tutto il mondo. E dal 2020 fa parte della lista delle ricette ufficiali di Iba (International Bartenders Association).

Merito del suo gusto leggero, fresco e dissetante, ma anche – probabilmente – della sua colorazione rosata, gradevole e “instagrammabile”. Scopriamo allora questo cocktail fizzy a base di tequila e soda al pompelmo rosa, a pochi giorni dal “World Paloma Day” che, dal 2019, si celebra ogni anno il 22 maggio.

La storia

Come e quando sia nato il Paloma resta uno dei misteri più imperscrutabili nella storia della mixology. Al di là di fantasiose ricostruzioni diffuse da qualche azienda a scopi di marketing, tutto ciò che sappiamo è che la prima soda al pompelmo, la Squirt, fu commercializzata negli Stati Uniti, per poi diffondersi nel 1955 in Messico, dove un bel giorno – probabilmente nello Stato di Jalisco – qualcuno ebbe l’idea di miscelarla al tequila, il distillato nazionale, creando così il nostro cocktail.

Secondo alcune fonti, quel qualcuno sarebbe stato Don Javier Delgado Corona, titolare de La Capilla a Tequila, morto nel 2020; in realtà, egli stesso – come riporta il “Meehan’s bartender manual” – avrebbe confidato di non avere inventato il Paloma. Di certo, però, Don Delgado ha contribuito in maniera determinate alla popolarità del drink, che preparava nel suo bar mescolando gli ingredienti con lo stesso coltello usato per tagliare la frutta, così da dargli un tocco di aromaticità in più.

Secondo la stessa Iba, la ricetta del Paloma venne citata per la prima volta in forma scritta nel 2000 in “Cowboy cocktails” di Grady Spears e Brigit Binns, anche se prevedeva l’uso dello zucchero al posto del sale comunemente utilizzato oggi.

Il nome

Paloma è una parola spagnola che significa “colomba”. Alcuni ipotizzano che il nome possa essere legato a una popolare canzone popolare messicana intitolata appunto “La Paloma“; in base a un’altra teoria potrebbe essere un riferimento all’assonante parola spagnola pomelo (“pompelmo”), richiamando uno degli ingredienti chiave del cocktail.

La ricetta Iba del Paloma

Tecnica: Stir
Bicchiere: Highball

Ingredienti:
50 ml tequila 100% agave
5 ml succo fresco di lime
Un pizzico di sale
100 ml soda al pompelmo rosa

Garnish: fettina di lime

Preparazione: versare tequila e succo di lime nel bicchiere, aggiungere ghiaccio e sale, riempire con la soda al pompelmo rosa e infine miscelare.

I 6 consigli per un Paloma perfetto

Come abbiamo visto, la preparazione del Paloma è piuttosto semplice e si presta anche a qualche variante (ne parleremo fra poco), ma occhio a non sbagliare! Ecco 6 consigli dei professionisti della mixology per realizzarlo al meglio.

  1. Usate il tequila giusto: come da ricetta Iba, il migliore è quello 100% agave.
  2. Prestate attenzione al bicchiere: la ricetta classica prevede non a caso un Highball, alto e sottile, in quanto permette di mantenere un buon rapporto tra gli ingredienti e il ghiaccio, assicurando che il cocktail rimanga freddo e diluito uniformemente. Ricordate di raffreddare il bicchiere preventivamente mettendolo in frigo o riempiendolo di ghiaccio prima di usarlo per preparare il drink.
  3. Occhio alla temperatura: servite il cocktail ben freddo, mettendo abbondante ghiaccio nel bicchiere per mantenerlo fresco a lungo.
  4. Mescolate correttamente: gli ingredienti vanno miscelati con energia, ma senza esagerare; l’obiettivo è rinfrescare e mescolare senza diluire troppo il cocktail.
  5. Decorate in maniera sobria: una mezza fetta (o uno spicchio) di lime (o magari di pompelmo) rende il cocktail più accattivante da vedere e può aromatizzarlo ulteriormente.
  6. Sperimentate con i bitter: un paio di gocce di bitter aromatico possono aggiungere note di sapore originali, rendendo il drink unico.

Le varianti

Fra i suggerimenti riportati da Iba in calce alla ricetta ufficiale, la possibilità di “giocare” con diverse tipologie di tequila oppure di sostituire questo distillato con il mezcal, ma non solo: ad esempio, nel già citato “Cowboy cocktails” si suggerisce di provare la soda al pompelmo anche in abbinamento al rum.

Un altro consiglio è quello di rimpiazzare la soda al pompelmo con una al mandarino oppure con una bitter lemon o una ginger beer. E poi si può guarnire il bordo del bicchiere con una crusta di sale: suggeriti un affumicato o un sal de gusano, tradizionale preparazione messicana composta da sale marino, peperoncino e vermi dell’agave tostati e macinati.

Photo Credit: Nicole Cavazzuti