BAR, MIXOLOGY E COCKTAIL – È il primo liquore alla yerba mate made in taly, per la precisione prodotto nel cuore della Toscana. Non un’idea esotica o modaiola, ma il risultato di un incontro tra due culture e due competenze: quella di Gonzalo Olivera, bartender uruguaiano trapiantato a Firenze, e quella di Karin Cristiana Romano, con una lunga esperienza nel settore commerciale.
“Yerbito nasce da una ricetta casalinga, perfezionata attraverso mesi di sperimentazioni, con un solo obiettivo: rispettare la tradizione del mate sudamericano e trasformarla in un liquore naturale, identitario e moderno”, ci spiega Karin Cristiana Romano. La incontriamo al Santa Cocktail Club di Firenze, dove l’azienda organizza una serata in occasione della Florence Cocktail Week.
Intervista a Karin Cristiana Romano
Credits fotografici: Nicole Cavazzuti
Partiamo dalle origini: che cos’è Yerbito?
Un prodotto naturale, senza aromi o coloranti. Si prepara con yerba mate, zucchero e alcol.
La yerba mate è…?
Il mate è molto più di una bevanda. In Uruguay, Argentina, Brasile e Paraguay è un rito quotidiano. Si beve in compagnia, si condivide, come noi italiani facciamo con il caffè. La yerba mate, o Ilex paraguariensis, è una pianta dalle molteplici proprietà: stimolante, depurativa, digestiva, ricca di polifenoli, vitamine e minerali. Ed è l’unico ingrediente, insieme ad alcol e zucchero, usato per produrre Yerbito.
Ma com’è nata l’idea?
Una sera il mio amico – e oggi socio – Gonzalo Olivera, uruguagio e barman di professione, mi ha fatto assaggiare un liquore che produceva in casa con la yerba mate. È stato amore al primo sorso e abbiamo deciso di trasformarlo in un prodotto vero, naturale, fedele al sapore del mate.
La vostra filosofia?
Lavorare con passione, crescere senza fretta, mantenere una visione chiara e non risparmiarci mai.
Vi occupate di tutto da soli, quindi?
Sì. Abbiamo sviluppato la formula, trovato la distilleria giusta – la Deta, in Toscana – e seguito ogni fase: ingredienti, etichetta, bottiglia, lancio.
La risposta del mercato?
Abbiamo osservato molta curiosità. Durante la Firenze Cocktail Week 2025, appena conclusa, ben 30 locali su 60 hanno creato un drink con Yerbito. Una grande soddisfazione! Inoltre, collaboriamo con realtà prestigiose come il Santa Cocktail Club, il Fede Cocktail Lab e il Bitter Bar di Firenze. Produciamo circa 1500 bottiglie al mese e stiamo aprendo il mercato USA.
A proposito di export e comunicazione: come vi state muovendo?
Abbiamo stretto un accordo con una società americana che si occupa dell’inserimento del prodotto in serie TV e film. È un investimento importante, pensato per farci conoscere in un contesto competitivo.
Prossimi progetti?
Voglio esplorare le opportunità del cocktail food pairing con la cucina sudamericana e organizzare serate internazionali tra bartender.
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