Bevande analcoliche Italia: GDO +2,8% ma chinotto e aranciata in difficoltà

Report Circana evidenzia dynamics contrastanti: crescita in GDO ma segno negativo nel cash & carry. Alcuni prodotti sotto stress e timore per la sugar tax attesa per il 2026.

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L’associazione di Confindustria ASSOBIBE, rappresentante delle imprese produttrici e distributrici di bevande analcoliche italiane, ha pubblicato l’analisi semestrale gennaio-giugno 2025 sviluppata da Circana sui canali GDO e Cash & Carry del comparto nazionale.

I KPI di mercato evidenziano una ripresa moderata ma fragile, con specifiche criticità sui segmenti premium del portfolio Made in Italy. La market performance complessiva mostra resilienza nonostante persistenti incertezze strutturali che impattano sulle strategie commerciali delle aziende del settore.

Giangiacomo Pierini, Presidente ASSOBIBE, ha sottolineato le implicazioni fiscali del quadro normativo: «Questo primo semestre dimostra che il mercato vive un momento di incertezza e, senza l’intervento del Governo che ha posticipato l’entrata in vigore della Sugar tax, le prospettive oggi sarebbero peggiori. Una tassa sulle bevande analcoliche che non trova fondamento da nessun punto di vista, incluso quello della salute, ma che continua a incombere sulle imprese dal 2019. Se, come previsto al momento, questa imposta sarà confermata per il 1° gennaio 2026, ci aspetta un autunno grigio, di profonde incertezze e di grandi preoccupazioni non solo per i produttori, di bevande ma per tutta la filiera, dal mondo agricolo alla distribuzione».

L’analytics GDO registra un incremento volumetrico del +2,8% year-over-year, indicatore di potenziale crescita durante il Q3 stagionale, storicamente favorevole al settore. Questo trend positivo si inserisce tuttavia in un framework di mercato caratterizzato da dynamics contrastanti tra le diverse category.

Le referenze gazzose e limonate hanno conseguito risultati commerciali soddisfacenti nel retail moderno, supportate dalle cole che mantengono leadership di mercato pur registrando tassi di crescita inferiori alle aspettative. I segment tè freddi e isotoniche mostrano sostanziale stabilità operativa.

Criticità emergono sui brand heritage italiani: gli aperitivi analcolici accusano una contrazione del -5,7% a volume, seguiti da chinotto (-3,9%) e aranciata (-1,2%), evidenziando stress commerciali sui prodotti tradizionali.

Il canale Cash & Carry presenta metriche più severe con decremento volumetrico complessivo del -1,3%. In questo channel distributivo, aranciata e chinotto confermano il trend negativo: rispettivamente -1,2% e -11,4% di vendite a volume. Tè e isotoniche registrano performance sub-ottimali mentre le nicchie positive come pompelmo risultano marginali nell’impatto sul trend generale di mercato.

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