Nuova immagine e ampliamento del catalogo vini per Rinaldi 1957

Rinaldi 1957 rinnova la sua immagine e amplia il portfolio con nuovi vignerons e spirits, puntando su qualità, cultura e un approccio human-centric

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Il 2025 segna una svolta per Rinaldi 1957, storico importatore e distributore nazionale di spirits e vini, che rinnova la sua immagine per riflettere la filosofia aziendale profondamente umana.
Empatia e gentilezza sono i nostri tratti distintivi“, spiega Valentina Ursic, Direttrice Marketing “Viviamo in un’epoca dominata dalla tecnologia, ma ci dichiariamo fieramente human centric. Crediamo che il rispetto del tempo – nostro, degli altri e della natura – sia la chiave del successo”.

Rispetto al precedente logo dai tratti più austeri, la nuova immagine firmata dal designer inglese Marcello Minale della Minale & Tattersfield e figlio d’arte di uno dei più importanti creativi negli anni ‘50, presenta linee morbide e avvolgenti che richiamano gli anni ’60, con un tocco moderno e deciso dato dal colore nero.
Una trasformazione visiva che si riflette anche nei nuovi cataloghi e nel sito aziendale, online ufficialmente da marzo, a cui il proprietario di Rinaldi 1957, Giuseppe Tamburi, ha voluto dare forma proprio in questo primo mese dell’anno per rappresentare la visione anticonformista dell’azienda che da sempre celebra l’importanza della gentilezza.

Rispondere ai nuovi bisogni

Nonostante la contrazione nel consumo di alcolici dovuta principalmente all’incertezza internazionale, ai cambiamenti climatici, alle nuove restrizioni sul codice della strada e, non da ultimo, al sober curious movement, il consumo di vino continua a crescere in diffusione, ossia più persone bevono (55% della popolazione), ma più sporadicamente (71%)¹. In particolare, sono le donne, arrivate al 45%, a far crescere il dato generale².
È per questo motivo che Rinaldi 1957, con l’inizio del nuovo anno, rinnova anche la proposta di vini, affiancando alla storica Maison Jacquart, sei nuovi vignerons rappresentativi delle aree più note di produzione dello Champagne, tra cui Montagne de Reims, Côte de Bars, Vallée de la Marne, Côte des Blancs. 
“Queste nuove proposte di prodotto tengono sempre più in considerazione il contesto di consumo e di produzione che, a causa dell’innalzamento delle temperature – unito al cambiamento dello stile di vita e delle abitudini -, spinge i produttori a creare vini più minerali, freschi, versatili, leggeri ma con una buona persistenza. Inoltre, oggi sta diventando sempre più necessario proporre prodotti edonistici, prestando attenzione al fattore prezzo” prosegue Ursic “In particolare il vino, da alimento è diventato elemento di gratificazione e socializzazione. Non è un caso che le bollicine stiano crescendo: sono legate al concetto di festosità, leggerezza, eleganza e spensierato appagamento”.

Un portfolio ispirato da eccellenza, cultura e storie extra-ordinarie

Nel settore dei superalcolici, Rinaldi 1957 punta su marchi che uniscono precisione e passione, creando esperienze in grado di catturare la cultura di un territorio e le storie extra-ordinarie che svelano, sorso dopo sorso. Un approccio che si riflette nei numeri e nei risultati dell’azienda, guidata oggi da Giuseppe Tamburi, che ha chiuso il 2024 con un fatturato di 22,3 milioni di euro, una rete di 150 agenti e un portfolio con oltre 130 marchi italiani e stranieri tra vini e spirits che continua a crescere in qualità e prestigio.
Tutto ruota attorno alla passione, alla curiosità che ci porta instancabilmente a viaggiare, cercare e scoprire prodotti meravigliosi, sconosciuti ai più. Essendo appassionato del buon bere e della cultura che questo racchiude, ho sempre voluto condividere questa passione con gli amanti del buono e del bello.” afferma Giuseppe Tamburi, proprietario di Rinaldi 1957.

ll viaggio di Rinaldi 1957 Spa ha inizio nel cuore di Bologna alla fine degli anni ‘50 con i fratelli Vittorio e Rinaldo. Nel 1983, non avendo eredi interessati a proseguire il percorso aziendale, vendono l’azienda al Gruppo Buton, di proprietà della famiglia Sassoli de Bianchi. Dieci anni dopo, Giuseppe Tamburi, membro della famiglia Sassoli de Bianchi, decide di acquistare la Fratelli Rinaldi Importatori. L’azienda nel corso del tempo ha creato un portfolio con oltre 130 marchi italiani e stranieri tra vini e spirits, con particolare assortimento nei rum e whisky. Oggi, Rinaldi 1957 ha chiuso il 2024 con un fatturato di 22,3 milioni di euro, una rete di 150 agenti e un portfolio che continua a crescere in qualità e prestigio.

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