Commercio Italia-Cina: tensioni sui dazi antidumping sull’import dei distillati europei

Il commercio Italia-Cina raggiunge 73,9 miliardi di euro, ma le tensioni sui dazi minacciano l'interscambio e il settore delle acquaviti.

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I rapporti commerciali tra Italia e Cina si fondano su un interscambio annuo che ha raggiunto i 73,9 miliardi di euro nel 2022, con esportazioni italiane in Cina che hanno raggiunto il valore record di 16,4 miliardi di euro e importazioni pari a 57,5 miliardi di euro. Sono dati che possiamo leggere sul sito dell’ambasciata d’Italia a Pechino, che ci dicono altresì che nei primi otto mesi del 2023 l’interscambio è stato pari a circa 45,7 miliardi di euro, in lieve calo (-7,9% rispetto allo stesso periodo del 2022) legato alla riduzione delle esportazioni cinesi in Italia (-18%). Le esportazioni italiane in Cina hanno raggiunto il valore di 13,6 miliardi di euro (+30% rispetto allo stesso periodo del 2022), confermando la Cina quale uno dei principali Paesi di destinazione del nostro export, tra le prime dieci destinazioni a livello globale, primo mercato in Asia e secondo tra i Paesi extra-europei, dopo gli Stati Uniti.

Ieri il Ministero del Commercio cinese (MOFCOM) ha annunciato che, a partire da venerdì 11 ottobre 2024, gli importatori cinesi di acquaviti dell’Unione europea dovranno trattenere depositi cauzionali basati sui dazi antidumping, annunciati a fine agosto. La decisione delle autorità cinesi è stata assunta come contromisura all’esito del voto dell’UE di venerdì scorso che ha stabilito l’applicazione di dazi compensativi definitivi sui veicoli elettrici provenienti dal Paese asiatico.

La Presidente di Federvini Micaela Pallini ha fatto una richiesta precisa al governo italiano: “L’immediata reazione della Cina rappresenta un ulteriore passo verso una vera e propria escalation. Gli operatori, in così poco tempo, dovranno sostenere degli oneri improvvisi. Chiediamo con urgenza al Governo italiano di attivarsi con la Commissione europea affinché siano intrapresi tutti gli sforzi diplomatici possibili con la Cina per individuare una soluzione negoziata. La contromisura cinese lascia presagire un forte irrigidimento che non tiene minimamente in considerazione i numerosi sforzi di collaborazione che il settore ha profuso sin dall’inizio dell’indagine“.

Secondo i dati delle dogane cinesi riportati dalla stampa locale e rilanciati da agi.it, la Cina ha importato 43,31 milioni di litri di brandy nel 2023.

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