Centrale del Latte d’Italia: semestre con ricavi in espansione e redditività sotto pressione

Il primo semestre 2025 di Centrale del Latte d'Italia porta risultati su cui riflettere: sono aumentate le vendite ma gli utili registrano una flessione.

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I risultati del primo semestre 2025 di Centrale del Latte d’Italia delineano uno scenario di crescita del business accompagnato da una compressione della profittabilità. La società, terzo operatore nazionale nel comparto lattiero-caseario per latte fresco e UHT, ha presentato al Consiglio di Amministrazione una relazione semestrale che evidenzia dinamiche contrapposte tra sviluppo commerciale e performance economiche.

La dinamica dei ricavi conferma la solidità del posizionamento competitivo con un fatturato semestrale che ha raggiunto 171,8 milioni di euro, segnando un progresso del 3,7% rispetto ai 165,7 milioni registrati nel corrispondente periodo del 2024. L’espansione del volume d’affari testimonia la capacità dell’azienda di mantenere quote di mercato in un contesto settoriale caratterizzato da volatilità dei prezzi delle commodities.

La redditività operativa lorda ha subito un deterioramento significativo, con l’EBITDA che si è contratto da 16 milioni a 15,2 milioni di euro. Il margine EBITDA ha registrato una flessione di 80 basis point, passando dal 9,6% all’8,8%, riflettendo l’impatto dell’inflazione dei costi di produzione sulla struttura economica aziendale.

Il risultato operativo ha accusato una pressione ancora più marcata, con l’EBIT che ha mostrato una riduzione del 16,9%, scendendo dagli 8,3 milioni di euro del primo semestre 2024 ai 6,9 milioni attuali. Questo calo proporzionalmente superiore rispetto all’EBITDA evidenzia l’incidenza degli ammortamenti su una base operativa già sotto stress.

Il bottom line ha tenuto relativamente meglio delle aspettative, con l’utile netto che si è attestato a 4,6 milioni di euro contro i 4,8 milioni dell’esercizio precedente, registrando una contrazione contenuta del 4,2%. La resilienza del risultato finale suggerisce un’ottimizzazione della gestione extraoperativa e fiscale.

La struttura patrimoniale mantiene equilibri sostanzialmente invariati, con la posizione finanziaria netta che evidenzia un indebitamento di 38,1 milioni di euro al 30 giugno 2025, in linea con i 38,03 milioni di fine 2024. La stabilità del leverage finanziario conferma la capacità di generazione di cassa operativa nonostante le pressioni sui margini