Extravergine d’eccellenza: Madonna dell’Olivo e la filosofia dei monovarietali

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Il panorama dell’olivicoltura di eccellenza italiana trova in Madonna dell’Olivo un esempio virtuoso di come tradizione familiare e innovazione tecnologica possano generare prodotti di altissima qualità. L’azienda di Antonino Mennella, situata a Serre in provincia di Salerno, rappresenta una storia di passione agricola tramandata di generazione in generazione, arricchita da incontri determinanti che ne hanno cambiato per sempre il destino.

Territorio d’eccellenza: tra Paestum e il santuario antico

L’azienda sorge nei pressi di un antico santuario da cui prende il nome, in un territorio unico dove le colline degradano dolcemente verso gli scavi millenari di Paestum. Il microclima particolare, mitigato dal mare e protetto dai rilievi interni, sembra creato appositamente per la coltivazione dell’olivo, permettendo di ottenere frutti sani e ricchi di sostanze fenoliche.

La svolta degli anni ’90: dall’eredità all’innovazione

“Ho sempre avuto passione per la terra” racconta Antonino. “Dopo la morte di mio padre, alla fine degli anni ’90, mi sono ritrovato a dover gestire l’oliveto di famiglia. È stato allora che ho capito che era giunto il momento di costruire qualcosa di importante, di cambiare approccio e uscire dagli schemi di quegli anni per produrre oli di vera qualità.”

La svolta decisiva arriva grazie all’incontro con Luigi Veronelli, che introduce Antonino alla filosofia dei monovarietali e degli oli denocciolati. Un approccio rigoroso, più severo di qualsiasi disciplinare DOP, che l’imprenditore abbraccia con convinzione. Con il supporto di Giuseppe Mazzocolin di Fèlsina, nasce il frantoio aziendale: cuore pulsante della produzione e laboratorio di sperimentazione.

Team familiare e continuità generazionale

Oggi accanto ad Antonino operano la moglie Annamaria, che segue la parte organizzativa e qualitativa con rigore, e il figlio Giovanni, che porta energia e spirito di innovazione, garantendo continuità generazionale al progetto aziendale.

Gestione agronomica: ogni cultivar come un vigneto

L’oliveto di Madonna dell’Olivo conta oltre duemila piante su sei ettari. Rotondella, Carpellese, Itrana e Carolea sono le cultivar principali, ognuna gestita come un vigneto, con cura individuale e raccolte mirate per esprimere le peculiarità varietali.

La raccolta avviene a mano o con piccoli ausili meccanici, mentre la frangitura è immediata, entro poche ore, nel frantoio aziendale a ciclo continuo.

La denocciolatura, scelta distintiva e coraggiosa, consente di esaltare al massimo i profumi varietali riducendo acidità e perossidi e aumentando il contenuto di polifenoli.

Gli oli: racconti in purezza di ogni cultivar

“Gli oli denocciolati sono lo specchio della cultivar” ricorda Antonino, citando l’amico Gianfranco Comincioli. Ogni varietà esprime caratteristiche distintive:

La Rotondella si presenta dorata con riflessi verdi e bouquet vegetale che ricorda carciofo e pomodoro, con gusto ampio e speziato che le ha valso prestigiosi premi nazionali.

La Carpellese conquista per l’eleganza, con note di nocciola e basilico e equilibrio raffinato tra amaro e piccante, apprezzata da ristoratori e chef stellati.

L’Itrana, intensa e pungente, regala freschezza e vigore, caratteristiche che l’hanno fatta apprezzare nei concorsi internazionali più severi.

La Carolea seduce con armonia e versatilità, perfetta per chi cerca identità territoriale.

Il Raro: blend d’eccellenza internazionale

Il simbolo dell’azienda resta il Raro, blend che unisce Ravece e Rotondella. Olio dal profilo aromatico complesso, con sentori di erbe aromatiche e pomodoro, ha conquistato la scena internazionale: inserito tra i “Best 20” di Flos Olei e selezionato per essere ospitato alla Galleria di Arte Moderna di New York.

Ogni cultivar un olio diverso, proprio come accade con i grandi vini” sottolinea Antonino, rivendicando l’eredità di Veronelli che continua a guidare la filosofia produttiva.

Clientela d’eccellenza: dall’estero ai templi della gastronomia italiana

Inizialmente apprezzati dai mercati esteri (Stati Uniti, Giappone, Svezia), oggi gli oli Madonna dell’Olivo sono presenti nelle cucine e pizzerie più rinomate d’Italia. Dal ristorante tre stelle Michelin Quattro Passi di Nerano fino a Francesco Martucci de I Masanielli a Caserta, punto di riferimento mondiale per la pizza contemporanea.

Filosofia aziendale: qualità senza compromessi

“Non abbiamo mai avuto strategie di marketing particolari” spiega Antonino. “Sono sempre e solo gli oli di qualità a farsi riconoscere, a bussare alla porta degli chef e dei pizzaioli che vogliono intraprendere percorsi nuovi ed emozionanti.”

Madonna dell’Olivo supera la definizione di azienda agricola per diventare ambasciatrice autentica della dieta mediterranea: un luogo dove ogni goccia di olio racconta una storia di famiglia, territorio e cultura, dimostrando come l’eccellenza olivicola italiana possa affermarsi sui mercati internazionali attraverso qualità, innovazione e rispetto delle tradizioni.

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