Ingham Marsala Superiore e il ritorno di un’icona

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Per comprendere la storia del Marsala Ingham, bisogna tornare al periodo in cui gli inglesi arrivarono in Sicilia, dopo che Napoleone bloccò l’accesso al Portogallo, privandoli del loro amato Porto. Nel 1809, Benjamin Ingham, un mercante inglese di stoffe, sbarcò sulle coste siciliane e si dedicò allo studio delle tecniche agronomiche delle uve locali. La sua idea era di creare un vino di alta gradazione e qualità per produrre il Marsala. Grazie alla sua flotta navale, guidata dalla nave Rambler, Ingham caricava botti di Marsala che continuava ad affinare durante le traversate marittime, rendendo il vino noto a livello internazionale. Oggi il nome Ingham rivive grazie a Vulcanica.

Stefano Saccardi, veterano nel mondo degli spirits, e Sonia Spadaro, produttrice vitivinicola etnea, ideatori della pregiata vodka siciliana Vulcanica insieme alla socia Serena Bonetti, nella volontà di trovare un marsala semisecco di qualità che ben si accostasse al carattere di Vulcanica, con la collaborazione di Cantine Florio, hanno deciso di creare un prodotto di eccellenza nato in vigna ma studiato appositamente per la mixology, e per rendere perfetto il loro signature cocktail Sicilian Martini fatto con Vulcanica vodka, Ingham Marsala e il cucuncio tipico Siciliano.
Il nuovo prodotto è stato battezzato Ingham Marsala Superiore, in omaggio a colui che ha contribuito a portare il Marsala nel mondo.

Le uve pregiate

Le uve Grillo utilizzate per la produzione dell’Ingham Marsala Superiore crescono nella zona costiera di Marsala, Petrosino, e nell’entroterra della provincia di Trapani. Qui il terreno, ricco di silicio e terre rosse, e un clima insulare con inverni miti ed estati calde e asciutte, favoriscono la coltivazione della vite. I vigneti sono allevati ad alberello marsalese o a spalliera bassa, con una densità di almeno 4000 ceppi per ettaro.
La vendemmia avviene manualmente e a maturazione avanzata, per ottenere un’elevata concentrazione zuccherina negli acini. Durante la pressatura, le sostanze contenute nelle bucce vengono rilasciate nel mosto. La fermentazione avviene a temperatura controllata, seguita dalla concia, che prevede l’aggiunta di mistella (mosto cotto e alcol di origine vinica) per la fortificazione del vino.
Al termine della fermentazione, il vino entra nella fase di “innamoramento”, ovvero l’incontro con l’alcol, che ne determinerà l’evoluzione organolettica. L’innamoramento segna il passaggio tra le operazioni «atte a dare Vino», marcate dalla loro stagione agronomica, a quelle «atte a dare Marsala», caratterizzate dalla somma delle stagioni che si susseguono durante l’affinamento in cantina ed è qui che avviene la nascita di una “nuova creatura”: il Marsala Ingham.
La maturazione di Ingham avviene per almeno due anni in botti di rovere.

Proprietà organolettiche

Il Marsala Ingham si presenta intenso al naso, con un bouquet pronunciato di crema pasticcera e frutta matura. Al palato, è ricco e complesso, con note di fichi secchi, torrone tostato, vaniglia e spezie, arricchite da sentori di uva passa e miele. Il gusto è avvolgente, con richiami di dattero e frutta secca.

Sicilian Martini

Il Sicilian Martini è una rivisitazione del classico Martini cocktail, con un tocco autenticamente siciliano. È un drink intrigante e morbido, perfetto per chi cerca qualcosa di diverso ma legato alla tradizione locale. La ricetta prevede:

6 cl di Vulcanica Vodka
1,5 cl di Ingham Marsala
Garnish di cucuncio, il cappero gigante tipico siciliano

Vulcanica Vodka

Ingham è commercializzato da Vulcanica Vodka, l’autentica Vodka siciliana artigianale, distillata dal mix di 5 tipologie differenti di grani antichi (Perciasacchi, Russello, Timilia, Maiorca, Margherito) coltivati alle pendici dell’Etna, il più grande Vulcano attivo d’Europa e Patrimonio dell’Umanità. L’unica vodka con queste caratteristiche e proprietà organolettiche già molto apprezzate in diversi Paesi del mondo, primo dei quali in USA.

Sia Vulcanica Vodka che Ingham Marsala sono distribuiti in Italia dalla Distilleria Nardini.

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