Conserve Italia, nuova strategia green: energia rinnovabile al 42% e meno emissioni

Conserve Italia investe 86 milioni per tagliare 39.000 tonnellate di CO2 e portare le rinnovabili al 42%. Cinque aree di intervento nel piano 2025-2027

0
35

Il gruppo cooperativo agroalimentare Conserve Italia ha presentato i suoi nuovi target ambientali per il triennio 2025-2027: ridurre le emissioni di 39.045 tonnellate di CO₂ e aumentare l’elettricità da fonti rinnovabili dal 30 al 42% del consumo totale. Un programma ambizioso che prosegue il percorso di transizione ecologica già intrapreso, migliorando performance produttive e consolidando l’integrazione tra innovazione tecnologica, filiera italiana, tutela ambientale e impatto sociale positivo.

Risultati già conseguiti: 54.500 tonnellate in cinque anni

L’impegno del gruppo affonda le radici in un lavoro già avviato con successo. Nel periodo 2019-2024, infatti, l’azienda ha ridotto le proprie emissioni di oltre 54.500 tonnellate di CO₂ attraverso interventi su diverse aree: dal rinnovamento degli imballaggi all’ottimizzazione dei trasporti, fino all’ammodernamento e all’efficientamento dei siti produttivi. Con i nuovi target, l’obiettivo è chiudere il 2027 con un risparmio complessivo di 93.500 tonnellate di CO₂ in nove anni, generando un impatto positivo paragonabile all’assorbimento delle emissioni annuali di una comunità urbana di 17.000 persone.

“Il nostro impegno è fare della sostenibilità una leva di crescita per tutta la filiera cooperativa”, afferma Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia. “Gli obiettivi che ci siamo dati per il triennio 2025-2027 rappresentano una tappa concreta in un percorso avviato vent’anni fa con la pubblicazione del primo Report di Sostenibilità, una strada che abbiamo convintamente intrapreso e che unisce tutela dell’ambiente, benessere sociale, sviluppo economico e valorizzazione dei soci produttori”.

Le cinque direttrici strategiche del piano

Il programma 2025-27 si sviluppa su cinque direttrici operative. La prima riguarda il packaging: utilizzo di materiali a ridotto impatto ambientale in tutte le fasi (produzione e logistica), incremento di componenti riciclati e alleggerimento degli imballaggi primari. La seconda linea d’azione prevede la riduzione del film estensibile nei processi di confezionamento, intervenendo così anche sul packaging secondario.

La terza direttrice punta su efficienza energetica e fonti pulite: modernizzazione degli impianti produttivi, generazione di energia da biomasse destinata all’autoconsumo, nuove installazioni fotovoltaiche nei siti industriali e approvvigionamento di energia da eolico e idroelettrico attraverso società partecipate. La quarta area d’intervento riguarda la logistica: maggiore ricorso al trasporto intermodale privilegiando ferrovia e soluzioni multimodali rispetto alla gomma (attualmente il 20% delle merci viaggia già in modalità intermodale in Italia e in Europa). Infine, la quinta linea d’azione prevede l’introduzione degli slip sheet (fogli in fibra compatta) in sostituzione dei pallet in legno, per ottimizzare il carico dei mezzi e ridurre i materiali necessari alla movimentazione.

Investimenti per 86 milioni negli stabilimenti italiani

A supporto di questi obiettivi ambientali, Conserve Italia ha messo in campo un piano di investimenti superiore a 86 milioni di euro, che interessa i sette principali stabilimenti italiani con progetti di ammodernamento tecnologico, automazione, digitalizzazione e abbattimento dell’impatto ambientale.

“Con questo Piano stiamo traghettando Conserve Italia verso un modello produttivo a basse emissioni e ad alta efficienza. Intendiamo misurare i nostri progressi per raggiungere gli obiettivi individuati“, sottolinea il direttore generale Pier Paolo Rosetti. “Innovazione e sostenibilità camminano insieme: è così che rendiamo più competitiva la nostra filiera agricola e più responsabile la nostra industria agroalimentare.”

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it