Journey in Italy: cucina e cultura italiana in viaggio oltreoceano

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L’Italia del bello, buono, ben fatto e sostenibile supera i confini nazionali, portando oltreoceano le 5 Icone della Cucina Italiana nel mondo: Vino, Caffè, Pane, Pasta e Gelato, unitamente alle 5 Emozioni dell’Intelligenza Emotiva, felicità, sogno, condivisione, equilibrio, empatia, e trasformando in “Esploratori di Emozioni”.

Lo farà con un calendario di eventi, ideati per raccontare l’Italia in modo originale unendo cibo, lifestyle, design, moda, colore e sensorialità. Il fulcro degli eventi sarà anche un dialogo tra la dieta mediterranea e le cucine internazionali. A mediare questo scambio interculturale, alcuni testimonial d’eccezione: lo Chef stellato Heinz Beck e i Maestri Gelatieri Luca Rizzardini e Alessandro Croce, lo scienziato della panificazione Carlo di Cristo e Matteo Cunsolo, Presidente del Richemont Club Italia, che distribuirà I’MPASTA, brevettato da Antonella Bondi, con il preparato per la panificazione Mix Magico. Journey in Italy diventa, così, molto più di un evento: è la traduzione di un pensiero che mette al centro l’uomo, la sua unicità, la sua dignità e la sua sensibilità, per contrastare un mondo sempre più veloce e superficiale.

Il primo evento sarà a Milano il 7 novembre e successivamente nel continente americano, con la volontà di giungere a New York presso il Palazzo di Vetro, e poi a Toronto, in Canada, grazie al sostegno di Charlie Arturaola, uno dei più noti volti del vino nel mondo, e Joe Cavallo, imprenditore e mecenate del settore Food&Wine, grazie alla collaborazione con Alessandro Rossi di Partesa. Protagoniste saranno la cultura dell’accoglienza e della tavola, ma anche le tante bellezze presenti nel nostro paese, unite per promuovere l’Italia come destinazione culturale. Lo si farà attraverso esperienze studiate per viaggiatori di tutto il mondo, grazie alla collaborazione di alcuni tour operator, che si concilieranno con il pensiero su cui getta le basi Journey in Italy: vivere l’Italia a trecentosessanta gradi, come avveniva durante il Grand Tour. 

Mi auguro che Journey in Italy possa diventare un momento di aggregazione e collegamento con il mondo di ogni individuo, per trasmettere un’educazione alla pace, alla diversità e biodiversità, alla sinestesia, per cogliere profumi e prodotti della terra di ciascuno e farli divenire network di qualità.” afferma Antonella Bondi, Architetto, Designer olfattiva e Fondatrice di Journey in Italy.I viaggiatori del Grand Tour venivano attirati in Italia dalla sua Bellezza fatta non solo di arte, ma anche di paesaggi, profumi e sapori, che suscitavano in loro forti emozioni, giunteci tramite i loro scritti, che noi oggi desideriamo rievocare. Il lavoro dei tour operator sarà per noi fondamentale per far arrivare Journey in Italy e le 5 emozioni a casa di ognuno“.

Il concetto di “casa” e della rassicurante cucina della tradizione, in particolare racchiusa nella figura della “nonna italiana”, sarà al centro del progetto di lungo respiro Nonna Dina Osteria, vera e propria community che aggregherà osterie di tutta Italia e non solo, che della cultura dell’accoglienza hanno fatto la propria missione. Coordinatrice del progetto sarà Chef Alessia Morabito.

Phoebe Hoyt, nota influencer, continuerà ad accompagnare Journey in Italy creando contenuti in inglese con un tocco di umorismo e lo porterà con sé durante il suo Grand Tour con tappe in Italia e all’estero.

JOURNEY IN ITALY ALLA RESIDENZA VIGNALE

Il 27 maggio si è tenuta la prima edizione italiana dell’evento. Tra sostenibilità ambientale, bellezza, design, colore, moda, piacere della condivisione, i partecipanti hanno potuto approfondire le 5 Icone della cucina italiana, Vino, Caffè, Pane, Pasta e Gelato, in relazione con i propri sensi e le 5 emozioni dell’Intelligenza Emotiva: felicità, sogno, condivisione, equilibrio, empatia.

Francesca Boragno, gallerista e titolare della storica libreria Boragno di Busto Arsizio (VA), che a Journey in Italy si è occupata dell’aspetto culturale, si dichiara entusiasta per il successo dell’evento: “Sono onorata di aver contribuito a questo progetto, in cui si proponeva un viaggio in Italia attraverso i sapori, i profumi e le essenze che parlano e raccontano di questo fantastico Paese“.  L’idea per Journey in Italy è quella di unire una cultura trasversale fatta di emozioni, che poi si ritrovano nei racconti dei libri, in una vastità di volumi e generi diversi.

Journey in Italy sarà anche l’occasione per portare la storia del Sogno Italiano – An Italian Dream Story – oltre i confini nazionali. “People See, People Do”: se la gente vede e capisce, cambia anche il suo modo di agire. Così, l’evento si proporrà all’estero come uno spazio di dialogo e scambio sul cibo inteso come “sustainable wellbeing” un contenitore di cultura, arte e savoir-faire.

Journey in Italy – The Grand Tour parte dalla volontà di valorizzare il concetto di famiglia, di “nonna”, in primis, che in ogni famiglia custodisce un patrimonio inestimabile di tradizioni, ricette, sapori sinceri. Un’autenticità che, uscendo dalle mura domestiche, si trova oggi nelle Osterie, luoghi spesso molto semplici e genuini che custodiscono da sempre la tradizione della cucina regionale, che in Italia è estremamente varia e complessa.

Non solo rispetto per le tradizioni, ma anche futuro e sostenibilità: in questo, l’Italia è in una posizione privilegiata con un regime alimentare mediterraneo sano. La tradizione italiana è basata sulla valorizzazione anche di alimenti poveri, oltre a quelli ricercati, trasformati nelle mani sapienti di cuochi d’eccellenza.

Si ringraziano per la degustazione Alessandro Rossi e Paola Restelli, che hanno accompagnato i presenti alla conoscenza del vino, dalla Champagne ai grandi bianchi. Spazio è stato dato anche al nuovo trend dei vini low e no alcol, con l’incontro condotto dal sommelier Paolo Porfidio, che si ringrazia.

Grazie ad Alessandro Piccinini e Marco Pedrali. Grazie, inoltre, a Acqua di Bene, Avvocato Elisabetta Arosio, Avvocati Barni & Colombo, Carlo di Cristo, Carolina Remo, Cesarine, Chef Prince Ebo Asford, Christian Comparone, Dr. Fulischer, Elvira Serra, Emanuela Balestrino, Francesca Boragno, Gabriella Morini, Hofstätter, Hug & Up Bitter, Istituto Alberghiero Don Gnocchi con la Preside Tiziana Villa, il Professor Chef Francesco Parravicini e gli alunni, Laura Pagani Cesa, Lavazza, Longarone Fiere – Mig, Partesa, Luca Galloni, Manuela Pirola, Mark Richardson, Phoebe Hoyt, Pollice Illuminazione, Riccardo Zola, Richemont e il suo Presidente Matteo Cunsolo, Valmar, Viviana Spagnuolo e tutti i protagonisti delle Masterclass e delle Icone.
Un ringraziamento particolare a Ruggero Dassi.

Ph.credits: Lonati Fotografia

Fonte: Horecanews.it