Fra le tante ricette presentate in occasione della Lecce Cocktail Week, ecco le cinque che ci hanno più impressionato.
GREEN WALTER DI WALTER EPIFANI DELLA MASSERIA FRANCESCANI, TORRE CHIANCA
Ideato da Walter Epifani, bartender della Masseria Francescani di Torre Chianca – bellissimo hotel 4 stelle ricavato dalla ristrutturazione di un’antica masseria salentina fortificata -, il Green Walter è un cocktail buono e originale che rivisita in chiave italiana due classici, il French 75 e il Gin Basil Smash. La vodka Altamura infusa con calendula e il Prosecco evocano sapori e profumi di Triveneto e Puglia, mentre il basilico porta una freschezza erbacea che bilancia l’acidità del limone.
La ricetta
Tecnica: Shake and Strain
Bicchiere: Nick and Nora
Ingredienti:
45 ml Altamura Vodka infusa alla calendula
15 ml succo di limone
10 ml sciroppo di zucchero
Top Prosecco
Foglie di basilico
Garnish: Foglia di basilico
Preparazione: inserire nello shaker tutti gli ingredienti a eccezione del Prosecco, shakerare energicamente e quindi filtrare nel bicchiere; completare con un top di Prosecco.
WES ANDERSON DI FEDERICO D’AGATI DEL FOLIA, LECCE
Il Wes Anderson è un twist del Negroni basato su cinque ingredienti, in luogo dei tre dell’originale e in proporzioni diverse, per un risultato decisamente personale. Il gin infuso al burro di cacao offre una base ricca e vellutata su cui si inseriscono il Cocchi Rosa e il bitter Campari, con in più un finale sorprendente dato dal cordiale di lamponi. La guarnizione è realizzata in chiave “zero sprechi”, facendo essiccare gli avanzi del cordiale ai lamponi per ottenere una chip commestibile.
La ricetta
Tecnica: Stir
Bicchiere: Tumbler basso
Ingredienti:
40 ml gin al burro di cacao
25 ml Cocchi rosa
15 ml Campari
2,5 ml fake lime
15 ml cordiale di lamponi
Garnish: chip di cordiale ai lamponi
LEFTLOVER CITRUS DI ANTONIO TUFANO DEL TERRONIR, ACERRA (NA)
Per Antonio Tufano la sostenibilità è una mission. L’ha dimostrato anche con il suo Leftlover Citrus, un twist del classico Gin Tonic con un cordiale preparato con i resti di tutti gli agrumi utilizzati nel bar, riducendo gli sprechi. Un esempio virtuoso di come la sostenibilità possa andare di pari passo con la creatività anche nella mixology.
La ricetta
Tecnica: Build
Bicchiere: Highball
Ingredienti:
50 ml London dry gin
20 ml Leftover cordial (preparato con i resti degli agrumi del bar – limoni, arance, lime, pompelmi etc – in parti uguali con zucchero e l’aggiunta di un mix di acidi al 2,5% del volume)
Top tonica Orsini
Garnish: twist di limone
RIGHT HAND DI MICHELE PICONE, SPIRIT SPECIALIST DI MEREGALLI SPIRITS
Reinterpretazione del classico Negroni, il Right Hand si basa sull’intensità del rum Santa Teresa al posto del tradizionale gin, accompagnato sempre da vermouth e bitter ma in proporzioni leggermente diverse per ben bilanciare la dolcezza del distillato di canna da zucchero.
La ricetta
Tecnica: Build
Bicchiere: Tumbler basso
Ingredienti:
22,5 ml bitter
37,5 ml rum Santa Teresa
37,5 ml vermouth
Garnish: zest di lime
GIGIGHO DI GIANNI DELL’OLIO DEL BOTANICALS & CO2 DI BISCEGLIE (BT)
Gianni Dell’Olio si spinge oltre i confini tradizionali della mixology con il Gigigho, un cocktail che esplora il ricchissimo mondo degli amari. Unendo Fernet Branca, rabarbaro e Cynar con limone e ginger beer, questo drink è un viaggio attraverso sapori erbacei, profondi e al tempo stesso rinfrescanti.
La ricetta
Tecnica: Shake and Strain
Ingredienti:
10 ml Fernet Branca
20 ml rabarbaro
30 ml Cynar
20 ml succo di limone
10 ml sciroppo di zucchero
Top ginger beer Orsini
Garnish: twist di limone
Fonte: Horecanews.it