Ridurre le pinte per diminuire il consumo di alcol? Lo studio di Cambridge sembra avere qualche problema

Lo studio di Cambridge sulla riduzione delle pinte di birra per diminuire il consumo di alcol non ha dimostrato granché, semmai ha fatto un po' di confusione.

0
275

Uno studio dell’Università di Cambridge, guidato dalla professoressa Theresa Marteau, ha indagato l’effetto della riduzione delle dimensioni dei bicchieri di birra sul consumo di alcol nei pub inglesi. La ricerca, pubblicata su PLOS Medicine, ha mostrato che servire birra in bicchieri più piccoli ha portato a una diminuzione significativa delle vendite di birra, ma ha anche evidenziato un effetto collaterale: un aumento delle vendite di vino.

L’effetto della riduzione delle pinte: meno birra, più vino

Il team di ricerca ha collaborato con 12 locali in Inghilterra, invitandoli a sostituire la pinta con bicchieri da due terzi per quattro settimane. Il risultato è stato una riduzione del consumo medio giornaliero di birra, lager e sidro del 9,7%. Tuttavia, i dati hanno evidenziato che le vendite di vino sono aumentate del 7,2%, con un solo pub responsabile della metà di questo aumento. Nonostante il successo dell’intervento nel ridurre il consumo di birra, emerge chiaramente che i consumatori hanno spostato le loro preferenze verso altre bevande alcoliche, come il vino, evidenziando un effetto compensatorio.

Alcol e salute: i rischi legati al consumo

Secondo la professoressa Marteau, il consumo di alcol rappresenta uno dei principali fattori di rischio per la salute pubblica, contribuendo a circa 3 milioni di decessi ogni anno a livello globale. “L’alcol aumenta il rischio di malattie come cardiopatie, tumori al fegato, al seno e all’intestino,” afferma Marteau. Ridurre il consumo di birra, quindi, potrebbe portare a benefici significativi per la salute pubblica. Tuttavia, lo studio suggerisce che una semplice riduzione della dimensione dei bicchieri potrebbe non essere sufficiente se i consumatori continuano a scegliere altre bevande alcoliche.

Un limite dell’intervento: il passaggio ad altri alcolici

Lo studio di Cambridge non ha considerato pienamente l’impatto della sostituzione tra diverse tipologie di alcolici. Se da una parte la riduzione della pinta ha portato a un calo delle vendite di birra, dall’altra ha favorito un aumento nelle vendite di vino, che ha un contenuto alcolico più elevato. Questo indica che i consumatori, di fronte a porzioni più piccole di birra, hanno semplicemente scelto di passare a bevande alternative.

Le implicazioni per la politica di controllo sull’alcol

Nonostante la limitata partecipazione dei pub (meno dell’1% di quelli contattati), lo studio ha offerto interessanti spunti per le future politiche di controllo dell’alcol. Marteau ha sottolineato che ridurre le dimensioni delle porzioni potrebbe essere un intervento utile per ridurre il consumo di alcol e i rischi legati a malattie come il cancro. Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere se i consumatori compensano completamente la riduzione del consumo di birra con altre bevande alcoliche. Solo un approccio integrato che tenga conto di tutte le bevande alcoliche potrebbe ridurre effettivamente l’assunzione complessiva di alcol.

Riduzione del consumo di alcol: una sfida per la salute pubblica

L’alcol è il quinto maggiore contributore alla morte prematura e alle malattie a livello mondiale, e qualsiasi misura volta a ridurne il consumo può avere un impatto significativo sulla salute pubblica. Come evidenziato dallo studio, ridurre le dimensioni dei bicchieri per birra, lager e sidro può effettivamente scoraggiare i consumatori dal bere di più. Tuttavia, questo intervento dovrebbe essere accompagnato da strategie più ampie che affrontino il consumo di tutte le bevande alcoliche per ottenere un vero miglioramento della salute della popolazione.

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it