Il Mint Julep in America si festeggia il 30 maggio. Cocktail dalle radici antiche, nasce come medicinale, conquistò prima gli ippodromi degli Stati Uniti del Sud e poi tutto il mondo
LE ORIGINI
Leggenda vuole che il primo Mint Julep sia stato preparato casualmente sulla riva del Mississippi da un uomo che ha allungato con acqua un bicchiere di whiskey e inserito nel bicchiere qualche foglia di menta.
LA STORIA
La prima traccia scritta del Mint Julep si trova in un libro del 1803 di John Davis, navigatore ed esploratore britannico naturalizzato australiano, il quale racconta che gli abitanti della Virginia erano abituati a iniziare la giornata con un drink a base di un dram (antica unità di misura usata dai farmacisti) di liquore (senza chiarire quale) macerato nella menta. Ma già nel 1753 il “The new dispensatory” riportava la ricetta di un Julepum Stomachium (180 ml di acqua distillata alla menta, 5 ml di sciroppo di zafferano, 60 ml di distillato di menta), con cui i marinai inglesi curavano i disturbi di stomaco.
Nell’Ottocento il Mint Julep era già popolare negli Stati Uniti, non a caso compare nel primo ricettario di cocktail della storia, il notissimo The bartender’s guide. How to mix drinks or the bon-vivant’s companion di Jerry Thomas, datato 1862. Il grande bartender presenta un suo Julep decorato con menta, frutti di bosco e arancia, accanto ad altre quattro varianti, tra cui quella a base di whiskey che sarebbe divenuta la più nota nel mondo.
IL MATRIMONIO CON LE CORSE DEI CAVALLI
Dal 1938 è stato adottato come la bevanda ufficiale del Kentucky Derby, una delle corse ippiche più importanti al mondo che si svolge annualmente all’ippodromo Churchill Downs di Louisville: in media, nel corso dei due giorni della manifestazione, ne vengono consumati ben 120mila; in alcune occasioni ne sono state proposte delle versioni speciali a scopi benefici, vendute a prezzi da capogiro.
IL NOME
È intuitivo: mint (menta) si riferisce a uno degli ingredienti fondamentali del cocktail. Meno facile da interpretare è il termine julep, che deriva dall’arabo gulab e significa acqua (ab) di rose (gul) e che, per estensione, finì per indicare gli sciroppi profumati preparati come medicamenti. La parola venne recepita in latino come julepus o julapium per poi diffondersi nelle lingue europee, compreso l’italiano giulebbo, ormai in disuso.
LA RICETTA IBA
Nonostante le origini antiche di cui abbiamo detto, l’International Bartenders Association (Iba) ha incluso il Mint Julep nella sua lista ufficiale solo dal 2011. Attualmente fa parte dei “Contemporary classics”.
Tecnica: Build
Bicchiere: Julep in metallo
Ingredienti:
60 ml bourbon whiskey
4 foglioline di menta
1 cucchiaino da tè zucchero a velo
2 cucchiaini acqua
Garnish: foglie di menta
Preparazione: massaggiare delicatamente la menta nel bicchiere con zucchero e acqua, quindi riempire con ghiaccio tritato, aggiungere il bourbon e miscelare fino a che il bicchiere non si brini.
LE VARIANTI
L’Iba, nella nuova edizione della sua lista, nel suo nuovo libro offre una serie di “tips” per modificare in maniera creativa ma rispettosa la ricetta ufficiale. Se si decide di aggiungere o sostituire alla mentuccia delle foglie di sorrel (acetosa) o di shiso si avrà una variante orientale. Ma si possono pure combinare insieme più distillati (ovviamente provando e riprovando fino a ottenere un risultato interessante) o ricorrere a un bourbon infuso con vaniglia e bucce di agrumi. E ancora, vale la pena provare ad aggiungere acqua di mare oppure sherry Manzanilla o ancora gocce di assenzio. Infine, una “dritta” in vista dell’estate: quando le temperature sono alte si può utilizzare un ghiaccio double frozen ed evitare di attaccare il ghiaccio all’esterno del bicchiere.
IL MINT JULEP AL CINEMA
Anche James Bond cede al fascino del Mint Julep. Succede in Agente 007 – Missione Goldfinger, terza trasposizione cinematografica del personaggio creato da Ian Fleming. L’antagonista dell’agente segreto Auric Goldfinger offre un Mint Julep a 007 (“Traditional, but satisfying”) e Bond (Sean Connery) accetta, chiedendolo non troppo dolce (“Sour mash, but not too sweet, please”).
FOOD PAIRING
Con il suo gusto fresco, il Mint Julep è ottimo anche per pasteggiare, ovviamente con i giusti abbinamenti gastronomici. Gli esperti consigliano ad esempio uno spuntino a base di uova ripiene al bacon, un sapore che ben si combina con quello della menta. Si sposa bene anche con la cucina sudamericana, con piatti come il pimento cheese al rafano e i fagioli neri fritti.
Fonte: Horecanews.it